Grande serata per celebrare la Festa della donna

Sabato scorso, al Castello di Padernello, l’«Associazione Donne 8 marzo» ha portato sul palco un reading teatrale incentrato sulla Monaca di Monza, noto personaggio femminile del romanzo ‘“I promessi sposi” di Alessandro Manzoni.

Grande serata per celebrare la Festa della donna
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Sabato scorso, al Castello di Padernello, l’«Associazione Donne 8 marzo» ha portato sul palco un reading teatrale incentrato sulla Monaca di Monza, noto personaggio femminile del romanzo ‘“I promessi sposi” di Alessandro Manzoni.

Il reading teatrale

Un’emozionante serata per celebrare la Festa della donna. L’attrice bresciana emergente Marta Ossoli ha interpretato in maniera strepitosa l’animo travagliato della Monaca di Monza. Gertrude fu una donna costretta dalla propria famiglia alla vita monacale contro le sue volontà e i suoi desideri di essere moglie e madre. Una donna costretta a reprimere le sue passioni, la sua indole e che alla fine cede alla lussuria e al peccato, guadagnandosi una pesante condanna e una morte atroce. Una storia tristemente famosa e realmente accaduta come testimoniano atti giuridici del tempo. Oltre alla parte nota a tutti tratta dall'edizione ultima del Manzoni durante la serata sono stati letti brani presi dal “Fermo e Lucia”, ovvero dalla primissima stesura del romanzo.

La lettura, la musica, il senso della serata

Brani inediti e di grande intensità sono stati quindi accompagnati dal suono penetrante e drammatico del violino suonato soavemente dalla musicista Silvia Mangiarotti. «Questa è la storia di una donna che ha sofferto molto, abbiamo voluto mettere in scena il travaglio di un personaggio femminile perché purtroppo ancora oggi tante donne soffrono violenze e atrocità di qualsiasi tipo», ha spiegato Marilena Boselli, che sta a capo dell’Associazione.

Lo spiedo di beneficenza

Dopo lo spettacolo Marilena, ha organizzato, con l’aiuto dei membri della Fondazione Castello di Padernello, uno spiedo di beneficenza. L'obiettivo raccogliere fondi destinati a padre Innocent e alle sue opere missionarie che hanno come finalità il portare aiuto ai ragazzi più disagiati della Ruanda. In passato grazie all'azione efficace dell’Associazione era stato riparato un granaio distrutto. Ora la speranza è di poter portare aiuto ai più poveri per migliorarne le condizioni di vita e il futuro. Una serata speciale, dunque, che ha raccolto moltissime persone al Castello, luogo di socialità e convivialità.

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