Dall'idea degli studenti di quinta elementare di Provezze è nato un nuovo periodico
L’idea di creare un giornalino della scuola è venuta ai ragazzi che, con l’insegnante di italiano, Lucilla Grupposo, quest’anno hanno affrontato il testo argomentativo e l’articolo di giornale.

di Chiara Balducchi
Alunni tutti i giorni, giornalisti e redattori in erba ogni quindici. Gli studenti della quinta elementare di Provezze hanno ideato Il Quindicinale, una testata scolastica edita a partire da febbraio.
Dall'idea degli studenti di quinta elementare di Provezze è nato un nuovo periodico
Ai banchi di scuola (e prima in Dad) tutti i giorni, ma non appena terminano le lezioni i venti studenti di quinta elementare di Provezze si trasformano in giornalisti e redattori provetti. Si informano, vanno alla ricerca di notizie e di personaggi da intervistare, propongono temi a approfondimenti per nuove rubriche e poi, puntuali come un orologio svizzero, inviano i loro pezzi all’editor per l’approvazione definitiva e la stampa di quello che da febbraio è diventato il periodico del plesso di Provezze dell’istituto comprensivo Don Raffelli.
L’idea di creare un giornalino della scuola è venuta ai ragazzi che, con l’insegnante di italiano, Lucilla Grupposo, quest’anno hanno affrontato il testo argomentativo e l’articolo di giornale. "Hanno deciso loro di chiamare la testata Il Quindicinale e ognuno ha un ruolo ben preciso - ha spiegato la maestra, che dal 1994 insegna a Provezze - Contando il numero zero, abbiamo già edito cinque periodici e il prossimo sarà disponibile da martedì sul sito dell’istituto comprensivo in formato Pdf, in modo che tutte le famiglie possano scaricarlo e leggerlo".
La Grupposo insegna ai ragazzi anche storia, geografia, arte e musica fin dalla prima elementare e da subito ha chiesto ai propri studenti di guardare il telegiornale, per restare sempre informati e interessarsi al mondo che li circonda.
"Un giorno a inizio febbraio ho spiegato loro com’è un giornale e come è fatta una redazione - ha spiegato - Non passa anno in cui non affrontiamo argomenti anche forti, come la legalità, la Shoah, le foibe. Con i bambini si possono fare grandi cose ed è giusto che loro sappiano che la nostra realtà è bella, ma che nel mondo non è sempre così. Da queste esperienze e dalla loro voglia di mettersi in gioco è nato Il Quindicinale".
Prima regola, vietato copiare da Internet o da Wikipedia, per questo i ragazzi e le ragazze di quinta, come piccoli reporter in erba, leggono, si informano, approfondiscono e poi rielaborano le informazioni a proprio modo. "Dal primo all’ultimo numero si nota un’escalation: gli studenti affrontano notizie sempre più importanti, specialmente se pensiamo che hanno dieci anni - ha proseguito - Questa è una cosa che mi rende orgogliosissima".
In classe sono stati assegnati i vari ruoli: ci sono il direttore e il suo vice, il caporedattore, i redattori, gli studenti che curano le diverse rubriche e l’editor, che è l’insegnante. "All'inizio i pezzi erano lavori di gruppo, ora invece le firme sono due, massimo tre per ogni pezzo. Ecco dove si vede la curiosità dei bambini e la loro creatività".
Notizie dal mondo, dal paese e tante curiosità
Sfogliando Il Qiundicinale si trovano articoli legati al tema dell’ecologia, notizie dal mondo, consigli per l’orto o il giardinaggio, ricette multietniche, consigli di lettura, curiosità legate al folklore, indicazioni e articoli per i turisti. Ma non solo, nel periodico trovano spazio articoli sportivi, legati ai motori, alla musica e all’arte e, in alcuni casi, anche delle interviste a personaggi importanti, come il maestro pasticciere Iginio Massari, con cui gli studenti hanno avuto il piacere di dialogare.
Nell’ultimo numero si parla perfino dello "schiaffo alle buone maniere" e del gesto sessita nei confronti di Ursula von der Leyen durante l’incontro con il presidente turco, di Patrick Zaki e della morte del principe Filippo. Ma si parla anche di Covid, di letteratura e c'è perfino un'intervista a un infermiere impegnato in prima linea per combattere la pandemia. Cosa hanno in serbo i ragazzi della redazione per il prossimo Quindicinale?
"Sarà triste e doloroso per me lasciarli alla fine di quest’anno scolastico, ma è giusto che spicchino il volo verso il futuro - ha concluso l’insegnante - Resta tanta soddisfazione per il loro impegno, il lavoro svolto e il grandissimo interesse dimostrato. Dopo tanti anni che ho lottato perché non cadessero nell'indifferenza e nelle mode, so che ora conoscono il mondo in cui vivono e hanno curiosità e voglia di sapere e imparare. Questo periodico ha radici profonde perché, come mi piace sempre ricordare, un bambino non è un piccolo adulto, è un essere pensante, e basta sapergli porre di fronte la realtà con le giuste parole, che lui la capisce e sa fare ogni cosa".