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Da rudere un "catalizzatore" di socialità: nuova vita per la cascina Colombera

L'idea è di rendere la struttura un centro polifunzionale ospiterà ambulatori medici e centro diurno, Protezione civile e associazioni, poste, laboratori e servizi

Da rudere un "catalizzatore" di socialità: nuova vita per la cascina Colombera
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Ieri ospitava stalle e fienili, oggi è un rudere, domani diventerà «un catalizzatore» per la vita sociale dell’intera comunità: nel futuro della cascina Colombera c’è un centro polifunzionale, un grande spazio che ospiterà ambulatori medici e centro diurno, Protezione civile e associazioni, laboratori e servizi carico di nuova linfa per un’area che, a pochi passi dalle scuole e dal parco Azzano d’Italia, ha atteso a lungo di sfruttare le proprie potenzialità.

Da rudere un "catalizzatore" di socialità

Non l’ha nascosto, l’Amministrazione, quando pochi mesi fa aveva avviato un primo restauro conservativo della struttura. Per la cascina c’erano in ballo grandi piani, ora nero su bianco nel progetto di fattibilità presentato per accedere al bando per la rigenerazione urbana aperto da Regione Lombardia. Di proprietà del Comune dal 2008, utilizzato saltuariamente dalla Pro Loco per l’organizzazione di sagre e feste popolari, la cascina era stata poi dismessa date le condizioni strutturali precarie e l’impossibilità di garantire un utilizzo sicuro. Dagli impalcati alle scale, dalle mura al tetto, dall’impianto elettrico ai servizi, fino ai serramenti: tutto cade a pezzi.

«Noi vorremmo rimettere in sicurezza l’intero complesso edilizio, consolidandolo strutturalmente, rendendolo conforme alla normativa sismica e rendendo di nuovo fruibile per l’intera comunità - ha spiegato il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Matteo Ferrari - L’eventuale contributo di Regione Lombardia consentirà di finanziare il primo lotto del progetto prevedendo il rifacimento di una porzione dell’edificio dove verranno realizzati l’ambulatorio, il centro analisi, la sede della Protezione civile e uno spazio a disposizione delle associazioni. Il costo del primo lotto è di circa 500mila euro (che è anche il massimo contributo erogabile dal bando regionale, ndr), mentre il progetto totale è poco più di un milione e 400mila euro, anche se solo con il definitivo avremo una maggiore certezza sui costi dell’intervento. Vogliamo partire con questa prima operazione e successivamente reperire le risorse per restaurare, in diverse fasi, l’intero fabbricato».

Poste, sala polifunzionale, archivi e spazio laboratoriale

A completare il puzzle, una volta completato in toto il recupero del cascinale, saranno l’Ufficio Postale, il centro diurno, la sala civica e uno spazio polifunzionale, il patronato, l’archivio e una stanza dedicata a corsi e laboratori. Un pezzo dopo l’altro, la Colombera tornerà in vita, partendo dalla volontà dell’Amministrazione di restituire al paese un polo di vita sociale.

«Dal momento in cui il Comune, nel 2008, ha acquistato questo edificio è la prima volta che viene affrontato seriamente e approvato un progetto di fattibilità per valorizzare questo patrimonio comunale, quale centro di servizi e di aggregazione - ha commentato il sindaco Angela Pizzamiglio - Questa Amministrazione dunque non vuole limitarsi alla messa in sicurezza dell'edificio, di cui ormai da anni si sentiva la necessità, ma intende dare nuova vita a questa cascina, in posizione centrale del paese e nelle immediate vicinanze del polo scolastico e del parco, rendendola concretamente a servizio della cittadinanza. Il Bando di Regione è una grandissima opportunità».

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