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Coronavirus, l’annuncio del premier Conte: "Chiudiamo negozi e attività commerciali in tutta Italia"

Restano aperti gli alimentari, le farmacie, le parafarmacie e altri negozi che vendono genere di pubblica utilità. Chiusi tutti i bar e i ristoranti, che potranno fare consegna a domicilio

Coronavirus, l’annuncio del premier Conte: "Chiudiamo negozi e attività commerciali in tutta Italia"
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L'annuncio del premier Giuseppe Conte: «Chiudiamo negozi e attività commerciali in tutta Italia».

«Nelle scelte prese ad oggi abbiamo tenuto conto di tutti gli interessi. Al primo posto c’è la salute degli italiani. E’ chiaro che in un Paese grande e complesso si debba procedere gradualmente, ma ora dobbiamo fare un passo in più. L’Italia rimarrà sempre zona protetta, ma disponiamo la chiusura di tutte le attività commerciali e dei negozi, bar, pub, ristoranti lasciando la disponibilità di fare consegne a domicilio».

Garantiti i servizi essenziali

«Restano garantiti i servizi pubblici essenziali tra cui i trasporti e i servizi di pubblica utilità, i servizi bancari, assicurativi e postali – ha sottolineato il premier Conte - L’effetto di questo grande sforzo lo vedremo solo tra un paio di settimane. Se i numeri dovessero continuare a crescere non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure ancor più restrittive. A breve nominerò anche un commissario che avrà ampi poteri di deroga e lavorerà per rafforzare la produzione di materiali a disposizione delle terapie intensive e sub-intensive. Avrà anche il potere di creare nuovi reparti in nuove strutture».

C'è il supercommissario

Il nome selezionato dall’Esecutivo è quello di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che lavorerà coordinandosi con la Protezione civile

Il Governo ha quindi accolto le richieste inviate da Regione Lombardia nella mattinata di mercoledì 11 marzo, pattuite anche con i sindaci dei dodici capoluoghi lombardi, per l’applicazione di misure ancora più restrittive per il contenimento dei contagi di Coronavirus. Le istanze vanno ad integrare il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte domenica 8 marzo.

Ciò comporta, tra l’altro, il blocco totale degli spostamenti all’interno di ogni Comune italiano. Tutti dovranno restare in casa, si esce solo per acquistare generi alimentari o di prima necessità e ci si potrà muovere solo in caso di emergenza sanitaria. Il provvedimento inoltre stabilisce la chiusura di tutte le attività commerciali, ad esclusione delle sole farmacie, delle parafarmacie, dei negozi alimentari. Garantiti anche i servizi di pubblica utilità, i servizi bancari, assicurativi e postali.

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