Copri mascherine solidali: il ricavato in beneficenza

Tessuti colorati derivanti da un'altra opera benefica diventano l'occasione per un sostegno alla sanità locale

Copri mascherine solidali: il ricavato in beneficenza
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Tessuti colorati derivanti da un'altra opera benefica diventano sotto forma di copri mascherine l'occasione per un sostegno alla sanità locale

Copri mascherine solidali: il ricavato in beneficenza

Un’idea originale per colorare questo periodo grigio. Sono i copri mascherine colorati made in Alfianello. Autrice di questa pensata Michela Chiari del negozio "Se son sogni fioriranno" che oltre l’idea ha avuto il buon cuore di donare l’intero ricavato in beneficenza.

Non nuova a opere solidali, i copri mascherine sono infatti stati ricavati dai resti di tessuto della collezione "Capsule collection", ossia quella inerente i tessuti africani acquistati, per conto della Se son sogni fioriranno, dai volontari Voica in Uganda. I volontari attivi nel villaggio di Bethlehem nei mesi scorsi, su commissione di Michela, hanno portato in Italia diversi metri di tessuto dai colori caldi e dallo stile allegro. Passati per le mani della titolare del negozio alfianellese si sono trasformati in frizzanti gonne colorate che hanno fatto impazzire il mondo femminile della Bassa. Anche in quell’impresa parte del ricavato era stato in parte donato a favore delle missioni della stessa Voica.

Il progetto

Nato per caso. "Ho assecondato un istinto vedendo sui social un post con scritto Forza Italia in un videomessaggio da parte dei bambini del villaggio africano che nei mesi passati abbiamo sostenuto – ha raccontato Michela – Proprio da lì proviene il tessuto usato per le gonne e con i cui avanzi ho realizzato i copri mascherine, molto colorati, per dare un pò di positività a questo periodo".

Ad aiutare Michela anche i suoi due figli Elisa Nicola, che si sono occupati di tagliare i nastri utilizzati per legare i copri mascherine sopra i disposizioni di protezione conformi alle leggi vigenti. "Sono stati molto apprezzati e grazie a Claudia, un’altra ragazza alfianellese, l’idea ha preso forma – ha concluso la titolare del negozio - Donare l'intero ricavato, all'ospedale di Manerbio, è un modo per ringraziare chi si sta adoperando in prima linea per questa emergenza. Crediamo nell’andrà tutto bene".

Marianna Baldo

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