Calcinato, il Comune torna a bussare alle tombe senza concessione

Pubblicato:
Aggiornato:

Sembrava che il buon senso avesse prevalso. Pareva che i morti potessero finalmente riposare in pace. Invece a un anno dal primo incontro, che si era svolto in Municipio l’11 gennaio 2018 alla presenza del sindaco Marika Legati, i responsabili dell’area Tecnica, il segretario Comunale Luca Serafini, e ovviamente i famigliari presunti concessionari delle antiche tombe, la querelle sulle tombe del cimitero non è ancora conclusa. Secondo il Municipio i proprietari devono regolarizzare la loro posizione.

I nuovi avvisi affissi su alcune tombe del cimitero

Dopo alcuni mesi di silenzio «tombale», l’argomento spunta prepotentemente sulle facciate dei cimiteri di Calcinato e Calcinatello come uno sgradito e inatteso regalo di Natale. Gli avvisi che hanno permesso alla cittadinanza di venire a conoscenza della vicenda sono stati esposti poco prima della fine dell’anno sulle bacheche esterne del Camposanto e affisse anche su alcune delle tombe. Avvisi che hanno lasciato senza parole i parenti coinvolti, definiti appunto presunti concessionari.

La richiesta

Le convocazioni individuali avvenute nel 2018 confermarono tutte da subito la natura economica dell’iniziativa perché, a detta dei vari interpellati, per uniformare gli aspetti concessori vennero addirittura chieste somme anche superiori ai 15mila euro. Regolarizzazioni che a Calcinato come hanno spiegato i cittadini coinvolti hanno un costo, in alcuni casi anche elevato. Questo mentre in altri Comuni, vedi Città di Castello o Torriglia, la regolarizzazione è addirittura effettuata d’ufficio senza ulteriori oneri per il cittadino.

m.m

 

Il servizio completo su Montichiariweek da oggi, Venerdì 1 febbraio,  in tutte le edicole

Seguici sui nostri canali