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Autonomia Differenziata e Premierato: Serata Informativa a Montichiari

L’Evento del Circolo PD di Montichiari: Focus su Autonomia e Premierato

Autonomia Differenziata e Premierato: Serata Informativa a Montichiari
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Nella serata di lunedì 28 ottobre nella sala convegni dell’hotel Faro, il circolo PD di Montichiari ha organizzato un incontro informativo su due temi caldi degli ultimi mesi, l’autonomia differenziata e il premierato. A introdurre la serata Matteo Mirto, segretario del circolo PD di Montichiari, Michele Zanardi, segretario provinciale PD Brescia, e Rachele Appiani, coordinatrice della zona PD Bassa Orientale. Due gli ospiti intervistati da Alberto Boldrini: Emilio Del Bono, vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia, e il senatore Repubblica e membro della Commissione di Giustizia Alfredo Bazoli.

Del Bono: Rischio di 20 Micro-Stati con la Legge Calderoli

«La legge Calderoli – ha detto Del Bono – non si limita a proceduralizzare la riforma costituzionale 2001 ma lascia trasparire ciò che nella riforma della Costituzione non c’era scritto. A nessuno di noi è mai venuto in mente che si potessero trasferire 20 materie in termine di legislazione esclusiva alle regioni. Fare questo significa creare 20 micro stati e ciò corrisponde a quello che Lega ha sempre voluto: alla Lega non è mai importato delle Regioni, ma se esse diventano dei micro stati innescando dei meccanismi indipendentisti, allora sì. Se le Regioni cominciano a chiedere delle materie specifiche, come commercio con l’estero, istruzione, rapporti con UE, sanità, professioni, governo del territorio, aeroporti, trasporto, comunicazione, energia, valorizzazione dei beni culturali, tutela della sicurezza, alimentare, finanza pubblica... Se tutte queste materie fossero trasferite alle Regioni - ha sottolineato Del Bono - allo Stato cosa rimarrebbe? Crediamo davvero che una Regione possa sostenere tutti questi compiti? Lo stato verrebbe disgregato in favore di 20 stati».

Bazoli sul Premierato e la Riforma Costituzionale

Il senatore Bazoli è intervenuto sulla questione premierato/presidenzialismo: «La Lega vuole l’autonomia differenziata; Fratelli d’Italia il premierato; Forza Italia la riforma della Giustizia. Queste riforme sono figlie di uno scambio interno d’interesse della maggioranza. Il premierato - ha spiegato Bazoli - è una riforma costituzionale e quindi dovrà essere analizzata in un iter lunghissimo a differenza della legge Calderoli (autonomia differenziata) che è una legge ordinaria. Il premierato così come pensato da Giorgia Meloni non esiste in nessun paese del Mondo. Ci ha provato Israele, ma è stato un fallimento. Il premier che secondo la legge passata in Senato verrà eventualmente eletto, avrà necessariamente una legge elettorale che garantisca di avere la maggioranza in Parlamento a prescindere dal risultato elettorale. Questo comporta un naufragio di ogni equilibrio istituzionale e costituzionale perché da una parte ci sarebbe un premier, eletto dal popolo che si porta la sua maggioranza e che avrà la possibilità di sciogliere le Camere e dall’altra un Presidente della Repubblica eletto dalla maggioranza stessa, un Presidente della Repubblica che varrà meno di zero nei confronti di un Premier eletto dai cittadini. Pensiamo alla possibilità del Presidente della Repubblica di eleggere 5 giudici della Corte Costituzionale: i giudici in tutto sono 15: 5 eletti dalla Magistratura, 5 dal Parlamento (3 di maggioranza e 2 di opposizione) e 5 dal Presidente della Repubblica eletto dalla maggioranza. Con l’approvazione della Legge sul premierato otto su 15 giudici verrebbero scelti dalla maggioranza. Così facendo verrebbe meno qualsiasi equilibrio costituzionale democratico»

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