il cordoglio

Addio al luogotenente Pasquale Isola, Ghedi perde un uomo speciale

Classe 1961, era stato un pilota dell'aviazione, attivo anche a Ghedi nel 6° Stormo fino alla pensione

Addio al luogotenente Pasquale Isola, Ghedi perde un uomo speciale
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Un fiume di persone, tra colleghi, amici, conoscenti. Un corteo silenzioso, doloroso, ma pieno di amore quello che sabato mattina nella chiesa parrocchiale di Ghedi, ha detto addio a Pasquale Isola, aveva 62 anni. Era nato l'11 dicembre del 1961 a Mugnano del Cardine, un paesino tra i monti in provincia di Avellino dove ha frequentato il liceo scientifico. È lì che da ragazzo conosce Nunzia che sposerà qualche anno dopo, nel 1990. Si diploma con la maturità scientifica e il 5 ottobre del 1981 dopo aver frequentato l'accademia di Aeronautica Militare a Caserta, si arruola.

L'inizio in Aviazione

Inizia così la sua carriera, tra i cieli blu, nell'aviazione italiana, prima del sud Italia e poi a Ghedi nel 6° Stormo, dove ha proseguito fino alla pensione con la carica di Maresciallo Luogotenente. Da informatico dei computer di bordo dei Tornado fino al ruolo tecnico nella base di Ghedi che lo ha visto impegnato negli ultimi anni prima della pensione. Anni ricchi di numerose e sincere amicizie quelle strette in campo militare fin da quando era ragazzo. Legami che sono rimasti invariati, saldi e potenti fino ad oggi. Un uomo che si è distinto per

professionalità, serietà, disponibilità, affidabilità e spirito di collaborazione.

Gli amici di sempre, quelli veri

«Quante volte ho voluto essere te, sei stato l'uomo più buono che abbia conosciuto» - è il ricordo di un caro amico ed ex collega. Un amante della natura, nella sua accezione più nobile. Appassionato di montagna, giardinaggio, orto ed ecologia erano le «bellezze» che più gli facevano brillare gli occhi. Come nelle lunghe camminate in mezzo alla natura, tra i colori e i profumi che tanto amava, quelli della libertà e che ha trasmesso a chi amava.

Volontariato, solidarietà, valori e famiglia

Un uomo buono, che si è distinto anche nel volontariato, prima nell'Avis con cui ha conquistato anche la medaglia di bronzo per le donazioni, e come instancabile animatore e collaboratore delle iniziative della parrocchia, come il pellegrinaggio di Santiago al quale era molto legato. L'addio celebrato dal parroco don Roberto Sottini e da don Paolo Svanera, ex cappellano della base militare di Ghedi con cui la famiglia ha condiviso numerosi anni. Tra i ricordi più belli i grest estivi e i pomeriggi tra balli e attività sportive. Pasquale lascia l’amatissima moglie Nunzia e i due adorati figli Melania e Marco.

Da Ghedi al sud Italia fino negli States

«A nome di tutta la famiglia un enorme e commosso ringraziamento alle centinaia di persone che hanno partecipato al nostro dolore, papà ha lasciato il segno in tutti quelli che ha incontrato e questo ci riempie il cuore di amore e gratitudine».
Un fiume di persone che hanno partecipato all'ultimo saluto. Arrivati da tutta Italia per dire addio ad un uomo speciale. Non sono mancati i parenti, tanti, che da Avellino con la loro presenza sono stati un balsamo prezioso per Nunzia, Melania e Marco. Dagli zii Cristina e Pietro, Caterina e Raffaele, Catia con Salvatore, Angelo con la compagna Antonia e le figlie Marika e Denise. Chi non ha potuto essere presente fisicamente, lo è stato col cuore e col pensiero. Dalla cugina americana di Pasquale, Christine che dal New Jersey ha fatto arrivare la sua presenza, «There are simply no words to truly express the extent of the tremendous loss of this magnificient person, Pasquale».

Da San Cosimo e Castel Forte fino a Ghedi hanno viaggiato anche i versi dell’amico ed ex collega Ernesto Maria Creo che dedica all’amico una

poesia. «Una fitta ha lacerato l’animo pieno di ricordi ed emozioni. Un brivido ha pervaso il corpo impietrito, un lampo ha abbagliato la vita. E’ stata un’amicizia pura. Carissimo Amico dal sorriso sincero e l’animo signorile, ci lasci nel dolore. Vola, vola nel blu eterno con un abbraccio immenso, vola Amico Mio».

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