La «Scuola bottega» fra teoria e pratica

La «Scuola bottega» fra teoria e pratica
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Anche per quest’anno scolastico la campanella è suonata per l’ultima volta. La scuola bottega di Mezzane e Viadana ha concluso un altro ciclo di studi. Una bella realtà nella bassa bresciana coordinata dalla professoressa Rita Ferrarini che ha tracciato un bilancio conclusivo dell’anno appena concluso. La scuola bottega, che ospita 200 studenti, possiede due sedi in zona, una a Mezzane e l’altra a Viadana. La scuola bottega è una di quelle realtà che riesce a coniugare la teoria con la pratica.

Un binomio vincente in un’epoca caratterizzata da una crisi economica che spinge le nuove generazioni verso lavori sempre più manuali. Così la coordinatrice ricorda «l’apertura della scuola al territorio circostante: collaboriamo con 260 aziende per il tirocinio dei ragazzi». La scuola riesce ad attirare non solo gli studenti di Calvisano, ma possiede un bacino d’utenza davvero ampio: «Andiamo da Desenzano a Lonato fino a Gottolengo». La coordinatrice, al di là di questi dati, vuole mettere in luce i due capisaldi della scuola: «Puntiamo molto sulla preparazione umana e su quella professionale». Ma la scuola bottega collabora anche con le realtà territoriali di Calvisano e negli ultimi mesi sono stati realizzati dei laboratori con i bambini delle scuole elementari e medie, con la Pro loco e il Parco faunistico.

La scuola riesce, più di altre realtà, a preparare i ragazzi a un contesto lavorativo. Un risultato dovuto anche ai quattro indirizzi dell’istituto: meccanico; sartoria, abbigliamento e moda; pane e pasticceria; allevamento.


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