Parla Melania, ragazza scampata all'attentato negli States

Parla Melania, ragazza scampata all'attentato negli States
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Partire ed emigrare, non lo fa solo chi arriva, disperato, su barconi della speranza. Il mondo è in movimento e tutti siamo migranti. Non si tratta di un banale slogan, ma di una realtà che vede arrivare nelle nostre terre genti che provengono da paesi lontani, e allo stesso tempo vede partire molti giovani che cercano futuro all’estero. Di fatto si tratta di migrazioni, ma spesso basta una parola per modificare la sensazione che si ha di questo fenomeno. Castiglione delle Stiviere non è da meno, e non vive una condizione diversa da quella che sta vivendo tutto il Paese. I migranti arrivano con flusso costante, e i giovani se ne vanno da Castiglione, sempre con flusso costante. Fra le prime persone a cercare la via dell’estero c’è Melissa Melpignano, oggi dottoranda e docente all’Università UCLA di Los Angeles. Animo artistico e curioso fin da giovanissima, Melissa frequenta il liceo di Castiglione delle Stiviere, corso di studi classici, dove si appassiona alle materie riflessive. Il suo cuore, tuttavia, batte si per il pensiero, ma anche per il corpo, in particolar modo per la danza.

Questa sua passione la fanno muovere, quasi subito. Studia a Venezia, ma il mondo italiano le va stretto. Sarà l’Inghilterra la sua seconda patria, dove impara bene l’inglese, ma può crescere da un punto di vista artistico. Questa esperienza non frena più l’anima di Melissa che decide che la sua vita professionale non sarà più a Castiglione, dove risiede la sua famiglia, ma sarà altrove, e comunque nel mondo di cultura anglosassone. Parte per studiare, l’arte, la danza in particolare, legata al mondo del pensiero, la filosofia. In Italia son cose ritenute ridicole, all’estero hanno la dignità che meritano. Dall’Inghilterra vien naturale passare negli Usa, dove Melissa arriva animata di voglia di fare, di conoscere e di crescere. Qui potrà studiare e trovare quella dimensione di riconoscimento sociale e culturale che in Italia non è più possibile ottenere. Di recente Melissa è stata protagonista di un fatto di cronaca che ha fatto il giro del mondo. Un ragazzo è entrato nel college in cui insegna Melissa e ha sparato. Questo fatto ha smosso il pensiero di Melissa, su molti fronti, soprattutto quello di insegnante. «Piuttosto, cerco di riflettere su quanto accaduto a Ucla in quanto insegnante e studiosa, parte di un sistema universitario sempre più impostato su un modello neoliberale, competitivo, intenso e che richiede grande produttività.

Oggi, c'è chi bolla come faccenda privata l'assassinio del professore di ingegneria meccanica William Klug per mano di un suo ex dottorando, che lo accusava di avergli rubato dei codici. Ma Mainak Sarkar l'ha voluto uccidere nel suo ufficio, all'università, dentro l'istituzione. Quello a cui penso ora è che Sarkar non è uno degli alunni gloriosi come Klug (che a UCLA aveva ottenuto il Master e poi vi era diventato professore). Penso che Sarkar ha vissuto mesi e mesi di paranoia e che aveva pianificato una serie di omicidi-vendetta contro professori ed ex-colleghi di dottorato, di cui due andati in porto. La paranoia e la (sensazione di) solitudine sono condizioni non poco diffuse tra gli studiosi, almeno negli Stati Uniti; ma ciò che mi tiene qui sono piuttosto la passione per lo studio condivisa con colleghi eccellenti e la possibilità concreta di avere sostegno intellettuale, economico, ed anche emotivo (per quanto mi riguarda) per la mia ricerca».


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