Montichiari,l’allergologa che aiuta i bisognosi

Montichiari,l’allergologa che aiuta i bisognosi
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E’ cominciato tutto nel novembre del 2012 da un semplice aiuto alimentare per una povera famiglia di Montichiari. Sono pochi gli anni di storia dell’Associazione Arenbì ma tanto lavoro è stato fatto e tanto bene. E’ Giulia Tagliapietra, allergologa, che ci racconta della sua associazione, nata da una richiesta del fratello Alberto per un intervento in paese e ora operativa a livello internazionale.

«E’ partito tutto da una semplice spesa fatta per una famiglia in difficoltà e ora gestisco interventi di aiuto in molte parti del mondo. Da sempre appassionata di cimeli calcistici mi sono ritrovata ad utilizzare proprio le mie collezioni di maglie nelle aste sul web per raccogliere fondi. Col tempo, quelli che erano i miei idoli sul campo sono diventati i testimoni più importanti dell’associazione: Emiliano Viviano, Francesco Magnanelli, Luca Marrone, Alessandro Lucarelli, Nicolas Burdisso, Nicola Sansone, Dario Dainelli, Paolo Cannavaro, Antonio Mirante, Mattia Perin e Michele Arcari. Ci sono anche due campioni del volley come Noemi Signorile e Dante Bonifante, il rugbista Valerio Bernabò e l’assistente arbitro Giacomo Paganessi».

Che mezzi usa per realizzare le sue iniziative e per le sue aste benefiche?

«Il sito web dell’associazione e in particolare la pagina facebook sono i mezzi che utilizzo di più per le campagne di sensibilizzazione. Per quanto riguarda le aste dei cimeli mi appoggio soprattutto al sito Charity Stars; per la Rete è molto efficace il lavoro che svolge Plat1 curando la parte grafica».

Quali sono i campi d’azione di Arenbì?

«Con IWarm spediamo coperte in ogni parte del mondo in caso di emergenza: 4-Legged fornisce un piccolo ma concreto aiuto a canili e gattili: con ICare forniamo farmaci pediatrici e anti-epilettici all’Associazione Rio de Oro Onlus che si occupa di bambini gravemente compromessi; con IFeed in Italia sosteniamo con spese alimentari famiglie in difficoltà e con ILearn garantiamo un percorso scolastico a bambini disagiati in Nicaragua, riportandone in aula un numero significativo. Questi due ultimi progetti sono quelli che ci impegnano di più».

Ci racconta di più di IFeed e di ILearn?

«Su suggerimento privato attiviamo le aste per IFeed: vengono segnalate all’associazione situazioni di povertà in Italia e noi ci attiviamo per garantire alimentari alle famiglie in difficoltà. E i casi di indigenza purtroppo sono in continuo aumento. Co ILearn abbiamo fatto ritornare a scuola 150 bambini in Nicaragua con il metodo della “comida”».

Di che metodo si tratta?

«In un giorno a sorpresa della settimana a scuola viene distribuito un pasto abbondante: per non perdere il pasto i bambini frequentano assiduamente le lezioni in istituto, lezioni che altrimenti andrebbero deserte. E questo la dice lunga sul grado di povertà di alcune zone di quel paese».

Che cosa state progettando per il futuro?

«Il prossimo anno collaboreremo con CareThePeople per la costruzione di un orfanotrofio in Vietnam».

Alberto Boldrini


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