Dalla Nigeria a Castiglione per cercare fortuna

Dalla Nigeria a Castiglione per cercare fortuna
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Dalla Nigeria all’Italia per cercare fortuna, è la storia della famiglia Kuti. Una storia come tante altre, se si trattasse della storia di una famiglia di italiani emigrati in Germania, o negli Usa, come è accaduto in passato. Invece, quella della famiglia Kuti è una storia accaduta in Italia e così diventa eccezionale, particolare, ma non solo, perché questo cognome, a Castiglione, sta diventando noto grazie anche a uno dei cinque figli di questa famiglia. La famiglia Kuti ha origini nigeriane. La comunità nigeriana è una delle più numerose a Castiglione, non solo, è anche una delle prime comunità come presenza sul territorio. Anche in Consiglio comunale, fra i banchi della maggioranza, siede un rappresentante della comunità nigeriana, primo africano in consiglio a Castiglione. Il sogno della famiglia Kuti inizia nel 1989, quando Samuel Kolawole Kuti arriva a Castiglione delle Stiviere. Il motivo dell’arrivo a Castiglione è semplice, l’opportunità di lavorare. A quell’epoca Castiglione era una piazza appetibile. Dal 1989 al 1999 Samuel lavora come operaio alla «Man Socks». Sono anni duri, di sacrificio, ma Samuel è uomo determinato e non padre di vista il suo obiettivo, e cioè ricongiungere la famiglia, stabilizzarsi e, se possibile, trovare un lavoro tutto suo, che gli permetta di vivere. Nel 1999, dopo dieci anni di fabbrica, Samuel si decide e osa.

E’ ora di provare la via della fortuna. Decide così di licenziarsi e di investire tutto quello che ha, compresa la fiducia della moglie Florance Olabisi Kuti, che sarà al suo fianco anche in questa operazione, e decide di aprire un negozio di prodotto etnci, in particolar modo merce africana. L’avventura è davvero temeraria. Sono anni ricchi, ma è anche un’epoca nella quale dell’immigrazione si sa poco, e quel poco che si sa è viziato da pregiudizi. Il negozio apre, vicino al grattacielo di Castiglione delle Stiviere, al fondo di viale Europa. La sfida è grande, ma Samuel e Florance, ricorda il figlio Tommy, «hanno dallo loro parte il coraggio e la forza di osare nelle cose. Me lo hanno insegnato loro e io ho fatto tesoro di questo insegnamento». Tommy ha preso questo coraggio ad esempio, e oggi è un rapper che sta collaborando con Fabri Fibra, acclamata icona hip hop nel panorama nazionale. «Il mio nome d’arte, Mista Tolu, nasce dal negozio, perché qui io ho lavorato molto e ancora oggi, nonostante gli impegni artistici, quando posso torno in negozio perché amo il contatto con le persone». Proprio l’aspetto relazione è decisivo nel successo dell’attività dei coniugi Kuti. Il negozio diventa sì una bottega, ma anche un posto dove ritrovarsi, incontrasi e aiutarsi. Non è un semplice market, ma è anche un luogo di aggregazione per la comunità nigeriana che a Castiglione delle Stiviere cresce in armonia con la popolazione castiglionese.

Anche il negozio cresce e Kuti diventa non più solo rivenditore, ma anche importatore di prodotti e merce africana. «La costanza di mio padre e di mia madre sono state pagate, e il successo nel proprio lavoro è arrivato, è un insegnamento importante per tutti cinque figli. C’è da lavorare tanto e bene se si vuole arrivare a dei traguardi». Il tempo passa e all’alba dei 20 anni di attività parte l’idea per una nuova sfida. «nell’epoca della crisi e delle incertezze, mio padre e mia madre stravolgono ancora la loro vita e decidono di aprire un nuovo negozio, più grande, che gestire la vendita al dettaglio e l’ingrosso. Nasce così Biskolak International Market, dove le merci non sono solo africane, ma provengono dall’Asia e da altri Paesi importanti. “Sono felice per i miei genitori e per questa loro storia, ci hanno insegnato che nei progetti ci si deve credere e non aspettare». L’apertura della nuova attività è stata l’occasione per riunire parte della comunità nigeriana, «ma anche l’occasione, dato che anche io muovo i primi passi nel mondo dello spettacolo - conclude Kuti - per ricordarmi che loro in 20 anni hanno costruito molto, e cresciuto una famiglia, credendo nei sogni e dando fiducia alle occasioni che sono arrivate. Questo è un insegnamento importante per me, e mi accompagna ancora oggi nella vita artistica che ho intrapreso».

Luca Cremonesi


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