Sono 100 le tonnellate di rifiuti abbandonati

Sono 100 le tonnellate di rifiuti abbandonati
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Cento tonnellate di rifiuti abbandonati ovunque a Montichiari nel 2015. «Una cifra insopportabile! Ora basta!» assicura l’assessore all’ambiente Maria Chiara Soldini «troveremo gli incivili ed abbiamo iniziato ad inviare le prime multe grazie all’individuazione dei colpevoli». L’amministrazione comunale di Montichiari ha dunque preso seri provvedimenti poiché non è più accettabile ciò che è accaduto nell’anno 2015 e si sta ripetendo nei primi mesi dell’anno 2016. Ben 100 tonnellate di rifiuti sono stati accatastati da ignoti negli angoli più disparati di Montichiari: lungo le strade del centro, nelle frazioni, nei viali di campagna e addirittura nei canali d’irrigazione che portano l’acqua e quindi i rifiuti stessi nei campi che stanno per essere coltivati con mais e frumento.

«É una cifra spaventosa – afferma l'assessore all’ambiente Maria Chiara Soldini – che indica quanto i cattivi comportamenti ambientali siano purtroppo ancora diffusi nella nostra città. Non ci sono giustificazioni per questi atti che andremo a sanzionare pesantemente» Dai moduli e dalle statistiche accuratamente eseguiti dall’ufficio ecologia del comune è risultato che dei 100 mila chilogrammi di rifiuti la predominanza va agli imballaggi misti con ben 71 mila chili complessivi e l'estate sembra essere la stagione più “gettonata” in tal senso con il solo mese di luglio che ha fatto registrare 11.300 chili di rifiuti abbandonati e 10.230 nel mese di settembre. Ben 20mila sono stati i chili di ingombranti depositati sul territorio, la restante parte spaziano dalle ramaglie ai rifiuti solidi urbani, da oggetti in legno a rifiuti biodegradabili sino a pneumatici. «Va precisato che dei 71 mila chili di indifferenziato è il Comune a farsi carico del costo da sostenere - continua l’assessore per questo verranno d'ora in poi aperti tutti i sacchi trovati sul territorio e, una volta individuato il trasgressore, inviati multe e verbali agli incivili che cagionano non solo un danno all'ambiente, ma anche alle casse comunali». La speranza dell’amministrazione comunale è di riuscire a scoraggiare chi ancora non conosce le regole del vivere civile, soprattutto in una città già appesantita dalla presenza di cave e discariche.

Mario Cherubini 


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