Carpenedolo, il piano Giulietti piace a tutti

Carpenedolo, il piano Giulietti piace a tutti
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Il piano socio-assistenziale dell'assessore Simome Giulietti ha ottenuto l'ok dell'Aula consiliare all'unanimità. E' sufficiente questo dato per giudicare il lavoro svolto dall'esponente della Giunta Tramonti. Mentre l'opposizione, con Maria Rosa Boselli, ha riconosciuto «il lavoro svolto dall'assessore sul piano assistenziale». Già, ma quali sono le novità volute con forza da Giulietti? L'assessore le ha elencate a Palazzo Laffranchi: «Lo sportello del Tribunale di Brescia che si occupa di volontaria giurisdizione con i quali sono stati avviati importanti progetti legati alla disabilità e l’alternanza scuola lavoro; l’Informagiovani che aiuta i nostri ragazzi a vivere anche esperienze di studio e lavoro all’estero attraverso Eurodesk; il progetto Genera-Azioni che si occupa di comunità, lavoro, casa e adolescenti in un’ottica nuova dove il cittadino non è solo fruitore di servizi, ma è a sua volta risorsa; la sottoscrizione di un protocollo d’intesa contro la violenza sulle donne; -l’incremento a partire da luglio del servizio di segretariato sociale e di servizio sociale professionale». Tra i progetti su cui si è soffermato l'assessore c'è quello di «#genera_azioni», che è stato realizzato grazie alla sinergia di partner sia pubblici che del privato sociale: Comuni di Acquafredda, Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Montichiari, Remedello e Visano e di Consorzio Tenda, Coop, Nuvola nel Sacco, La Sorgente, Associazione Ama e la parrocchia di Santa Maria Assunta di Montichiari.

Attraverso una bando della Fondazione Cariplo - ha aggiunto Giulietti - è stato possibile far partire il progetto. Nello specifico il finanziamento del progetto è così suddiviso: 57% fondazione Cariplo; 26% risorse dei partner; 13% fundraising; 4% finanziamenti al progetto». L'imperativo categorico del progetto è quello di realizzare «un cambiamento del sistema di welfare territoriale, trasformandolo da un welfare “interventista”, che acuisce i diversi ruoli e un sistema di presa in carico verticale, a un welfare spontaneo: di prossimità, innovativo e ricompositivo. Un sistema di welfare esito di un processo di dialogo sociale, in cui enti locali, privato sociale e cittadini giocano un nuovo ruolo di partecipazione e corresponsabilità. In questo quadro, la spontaneità non risulta essere la semplice somma delle volontà dei singoli, ma una volontà coprogettata, costruita su linguaggi e valori comuni». Un capitolo a parte merita la questione dell'aiuto agli anziani del territorio.

Tra le norme confermate, perchè erano presenti anche negli anni trascorsi, ci sono i contributi alle persone che vivono nella casa di cura: «L'amministrazione ha confermato l’erogazione di contributi per un massimo di 500 euro al fine di consentire agli anziani residenti, con limitate risorse economiche, di vivere in un ambiente sicuro. I soldi saranno erogati con il preciso scopo di fornire un supporto ai nuclei famigliari di anziani per il miglioramento della propria condizione abitativa con la finalità di migliorare il proprio livello qualitativo di vita e di salute. Gli interventi possono riguardare l’impianto di riscaldamento, impianto elettrico o idraulico, serramenti esterni e impianto di condizionamento o similari relativi alla casa di abitazione».

Valerio Morabito


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