Carpenedolo, rimosse antenne Torre civica

Carpenedolo, rimosse antenne Torre civica
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Rimosse le antenne sulla Torre civica. Il monumento nazionale, come affermato dal sindaco Stefano Tramonti negli ultimi consigli comunali, è stato liberato dalle antenne private. Si conclude con un lieto fine una delle vicende che negli ultimi mesi aveva spinto l’opposizione consiliare a presentare un’interpellanza urgente sulla vicenda. Il gruppo di «Idea in Comune», che in sostanza fa riferimento al circolo della Lega Nord locale, avevano messo in discussione la replica del sindaco Tramonti: «Tramonti si era giustificato sostenendo che aveva voluto lasciare il tempo all’azienda di trovare altra collocazione per le antenne in modo da tutelare il servizio. In realtà, il 30 gennaio 2016 in tutta fretta il Comune ordina all’azienda di rimuovere le antenne entro tre giorni (ma non si voleva tutelare il servizio?).

L’azienda, però, si rifiuta lamentando il fatto che nei due anni precedenti nulla le era stato chiesto dal Comune e togliere i dispositivi in tre giorni significherebbe privare i clienti del servizio». Le antenne sarebbero dovute essere rimosse nel mese di maggio, ma l’operazione è stata conclusa ad agosto. Una vicenda intorno la quale la Lega Nord ha svolto una vera e propria battaglia: «Il risultato ottenuto è frutto della battaglia condotta dal gruppo della Lega Nord, dentro e fuori il Consiglio comunale, tra l'incredibile indifferenza degli altri gruppi politici che hanno amministrato il Comune negli ultimi 5 anni». Sta di fatto che con questa azione è stata restituita dignità storica al monumento cittadino. Un vero e proprio punto di riferimento per gli abitanti della zona. Un simbolo, «un'antica roccaforte risalente all'XI secolo. Una struttura che si innalza sullo storico Monte Rocchetta che sovrasta il paese», come ricorda Federico Odorici in «Storie bresciane, dai primi tempi all'età nostra».

Valerio Morabito


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