Spiraglio per i 200 dipendenti del calzificio

Spiraglio per i 200 dipendenti del calzificio
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C’è una possibile novità che riguarda uno dei più famosi calzifici di Castel Goffredo, ovvero il Levante-Elledue. Dopo il rischio sciopero dei dipendenti di più di un mese fa, scongiurato grazie all’intervento di Adolfo Feudatari della Cisl in contrasto rispetto a Cgil e Uil che erano favorevoli, sembra ci siano nuove positive soluzioni per arginare la crisi del calzificio e per venire incontro agli oltre 200 lavoratori dipendenti. Pare infatti che si stia valutando l’opzione di contratti di solidarietà per evitare licenziamenti o mancati pagamenti: si tratta di una tipologia di contratto di lavoro, che prevede la riduzione del monte ore e della retribuzione al 70/80 % rispetto al totale. Questa modalità contrattuale permette di evitare i licenziamenti individuali e collettivi, distribuendo il risparmio di ore lavorate sulla totalità della forza-lavoro, con il cosiddetto "lavorare meno per lavorare tutti".

È uno strumento contrattuale per mantenere le diverse professionalità all'interno delle aziende, evitandone la chiusura o la delocalizzazione. Una sorta di compromesso tra i lavoratori e la dirigenza del calzificio. I sindacati sono già all’opera per definire le operazioni, ma è chiaro che non si prevedono tempi brevi e che il tutto è ancora fermo al campo della teoria e delle ipotesi. La strada però sembra essere quella dei contratti di solidarietà e sarebbe già un bel passo avanti per i dipendenti e per la stessa azienda che non incapperebbe più nei tanto temuti scioperi. In autunno infatti i lavoratori avevano incrociato le braccia sempre per lo stesso motivo: i ripetuti ritardi nel rispetto delle scadenze sui pagamenti delle mensilità nonchè la mancata presentazione del richiesto piano di rientri. Le intenzioni ora ci sono e una soluzione all’orizzonte si intravede: non resta che aspettare ulteriori (e possibilmente positivi) sviluppi della trattativa tra azienda e sindacati.

Giulio Mariani


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