Gli «Amici di don Serafino»

Gli «Amici di don Serafino»
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«Era un desiderio di don Serafino - ci ha confidato Carlo Filippini - che almeno una volta all’anno i volontari dell’associazione si ritrovassero per un appuntamento conviviale invitando anche simpatizzanti e amici. Questa sera si ritrovano persone che non si incontrano anche da un anno. E sono momenti emozionanti oltre che piacevoli. Tra l’altro avremo modo di rinnovare anche le adozioni a distanza. Queste cene sono anche occasione per ricordare chi non c’è più e chi è lontano e per vari motivi non può partecipare alla serata».

Oltre a Carlo Filippini, gli organizzatori della serata sono stati Adolfo BoschettiGianni Sciotti e Davide Piazza. E il ricordo di Davide per don Serafino Ronchi è emozionato. «Ho conosciuto don Serafino nel 1972 e l’ho sempre seguito in ogni iniziativa. Era un vulcano - ricorda Davide - e ti conquistava, un prete che conquistava con una semplice stretta di mano e diventava anche più amico di chi magari era più lontano dalla chiesa. Don Serafino riusciva a far parte della famiglia, si ricordava dei nomi di tutte le persone incontrate, sapeva entrare nelle vite delle persone, in particolare di quelle più bisognose. Ed era il primo a mettersi a lavorare. Lo ha fatto come manovale in Friuli dopo il terremoto, era lui che guidava l’«Arca di Noè» quando si raccoglieva carta e ferro, c’era sempre a fianco dei volontari che hanno costruito l’oratorio. Indimenticabile».


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