Per l’omicidio stradale ora la responsabilità è anche dei Comuni

Per l’omicidio stradale ora la responsabilità è anche dei Comuni
Pubblicato:
Aggiornato:

Strisce nuove ovunque, segnali di stop bianchissimi, attraversamenti ora ben visibili, ma che purtroppo celano un manto stradale costellato di imperfezioni. Diverse le vie che hanno subito questo restyling parziale, dalla nevralgica via Arnaldo, che collega la frazione al capoluogo, a via Broli, via XX Settembre e via Roma. I lavori che avevano interessato queste vie durante l’estate avevano come oggetto l’installazione della nuova rete in fibra ottica, una parte infatti della carreggiata era stata sollevata per inserire il nuovo sistema.

A seguito delle installazioni però, l’azienda, secondo il regolamento comunale approvato dall’Amministrazione, avrebbe dovuto poi occuparsi anche dei costi necessari per l‘asfaltatura, non solo del tratto interessato allo scavo, ma dell’intera carreggiata. Così invece non è successo. I lavoro di asfaltatura sono stati eseguiti ma solo parzialmente, ri-asfaltando con una sorta di «toppa» il manto stradale sulla quale ora è stata realizzata la nuovissima segnaletica. Un po’ come si fa con la polvere sotto al tappeto. I cittadini nel frattempo hanno già manifestato il loro disappunto.

La sicurezza è fondamentale, a dirlo è anche la nuova normativa in materia. Con la legge che introduce il reato di omicidio stradale e con la circolare emessa di recente dal ministero dell’Interno, queste responsabilità strutturali sono ora a capo dei gestori delle strade. Il riferimento della circolare ministeriale è all’articolo 14 del Codice della strada, quello che individua «poteri e compiti degli enti proprietari delle strade».


Seguici sui nostri canali