«Il problema del randagismo felino si combatte con la sterilizzazione»

«Il problema del randagismo felino si combatte con la sterilizzazione»
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Un grande problema quello che affligge la comunità di Asola: il randagismo felino. Una lotta che dovrebbe far collaborare i cittadini con i volontari che si rendono disponibili tutti i giorni. «Io non sono originaria di Asola, in passato ho vissuto a Milano e appena arrivata in questa piccola città ho riscontrato subito la complicanza dovuta al randagismo felino - spiega R osa Lorenzi, una delle volontarie occupate a porre un limite al problema - Quando abitavo nel capoluogo lombardo collaboravo per l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) e avevo già una conoscenza di base nel distingure gli animali randagi, quelli sterilizzati o meno.»

«Da quando ho iniziato ad occuparmi di questo problema qui ad Asola ho sterilizzato 24 femmine, in aggiunta ai 70 già operati». Da sottolineare è la parola volontaria, quali sono Rosa con la collega Loredana Ghizzi, tra le altre, per alcune colonie, e i referenti delle colonie stesse, arrivate a un numero di 13 sul solo suolo asolano. Nessuno di loro è stato obbligato a svolgere questo servizio, soprattutto visto che è non è previsto nessun tipo di retribuzione, ma desiderano farlo oltre che per amore verso questi piccoli amici indifesi, anche per contenere un problema che risulterebbe altrimenti insormontabile. Un contributo che deve essere compiuto tutti i giorni, con una media di tre uscite al giorno per controlli ed eventualemnte, per catturarne alcuni e portarli dai veterinari dell’Asl di Mantova


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