Truffe ai danni di automobilisti: le scuse più fantasiose
Le scuse sono molteplici: non mi funziona la macchina, ho lasciato le chiavi a casa, mia moglie ha bloccato il bancomat utilizzando il pin errato.
Ma l’intento è uno solo: truffare i passanti che ingenuamente si fermano con l’intento di prestare soccorso ad una persona in difficoltà.
Il Commissario capo comandante della Polizia locale di Castenedolo Enrico Masi consiglia tutti gli automobilisti di dotarsi di un taccuino con una penna per annotare il numero di targa dell’auto su cui viaggia il truffatore poiché la memoria può tradire, soprattutto se si è comprensibilmente turbati per ciò che sta accadendo. Non tutti possiedono dei telefoni con videocamera e non sempre sanno usarla velocemente. Questo consiglio è utile tanto tra le mura di casa quanto alla guida della propria automobile.