Allenatore abusava delle allieve minorenni
Le indagini sono state chiuse e ora se ne parlerà in aula
Allenatore abusava delle allieve. Le indagini sono state chiuse e ora se ne riparlerà in aula.
Allenatore abusava delle allieve chiuse le indagini
Dopo sei mesi di indagini si è conclusa l’inchiesta sui presunti abusi sessuali da parte dell’allenatore di karate C.C., 42 anni, su sette allieve minorenni. Il provvedimento di chiusura è stato notificato alle parti e l’inchiesta in capo al pm Ambrogio Cassiani e ai suoi uomini di polizia giudiziaria si è cristallizzata.
Coinvolte anche altre 4 persone
L'allenatore è stato arrestato il 5 ottobre. Dopo l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Alessandra Di Fazio è stato trattenuto con accuse gravissime. Dalla violenza sessuale su minore, anche di gruppo, agli atti sessuali (sempre con minorenni), fino alla prostituzione minorile e alla detenzione di materiale pedo-pornografico. Insieme al 42enne sul registro degli indagati ci sarebbero altri quattro adulti. Il racconto di una delle vittime ha rivelato che due di questi sono genitori di ragazzini che frequentavano i corsi di karate. Coinvolti anche un altro ragazzo che frequenta la palestra e infine un amico dell’istruttore esterno alla palestra, ma non agli abusi sessuali sulle ragazzine.
Le vittime del molestatore
A far partire le indagini, iniziate lo scorso aprire, sarebbe stata la denuncia di una delle sette vittime degli abusi dell'allenatore. Le altre sono state rintracciare dagli inquirenti durante le indagini informatiche (gli uomini coinvolti si vantavo in chat delle violenze) e non. La prima a confessare questa dura verità ha raccontato che le molestie del suo allenatore erano cominciate nel 2008, quando lei era 12enne (i rapporti sono continuati fino ai 17 anni), dopo un pigiama party in palestra. La madre di un’altra ragazza era stata avvertita proprio da lei: "La porti via da quella palestra, non deve succederle ciò che ho subito io, mi ha rovinato la vita". Le testimonianze delle vittime sono state considerate attendibili dalla procura e dal gip: il 42enne le avrebbe sedotte e manipolate, e fatto credere loro che fosse l’unico riferimento possibile.