Cibo italiano più caro della media Ue
I prezzi medi per il cibo sono più alti del 9% rispetto ai cugini europei: è quanto emerge nelle statistiche dell'Eurostat secondo le quali i prezzi più alti per il cibo e le bevande si pagano in Danimarca (145% rispetto al 100 della media Ue a 28) e i più bassi in Polonia (63%).
L'Italia è superiore dell'11% sulla media per tutti gli alimenti principali . Ma lo scarto diventa più alto, di 21% per il gruppo "latte, formaggio e uova". Anche la carne non è da meno e in Italia costa il 12% in più della media europea.Le sigarette invece costano meno, in Italia fumare costa l'8% in meno della media Ue.
La causa? Secondo la Coldiretti il cibo è più caro per colpa distorsioni della filiera che fanno aumentare in media quasi del 500% i prezzi nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola.
Lo studio Eurostat, rileva Coldiretti, "riflette numerosi fattori che vanno dalla situazione economica generale dei Paesi alle abitudini a tavola, ma che dipende anche dalle caratteristiche dalle diverse realtà del sistema agroalimentare. I prezzi alla produzione agricola per alcuni prodotti come i cereali sono spesso determinati a livello comunitario se non addirittura internazionale". "L'Italia poi - sottolinea l'organizzazione agricola - è costretta ad importare oltre il 25% del proprio fabbisogno alimentare, ma la percentuale sale al 40% per latte e carne, per colpa di un modello di sviluppo industriale sbagliato, con l'ultima generazione che è responsabile della perdita in Italia di oltre un quarto della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell'abbandono. Un modello di sviluppo che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile negli ultimi 25 anni ad appena 12,8 milioni di ettari".