Milano, piazza del Duomo: ecco come cambierà

Milano, piazza del Duomo: ecco come cambierà
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Non è neppure arrivato, ma già promette di cambiare volto a Milano. Stiamo parlando di Starbucks, il gigante americano del caffè in grado di fatturare qualcosa come nove miliardi di dollari l’anno e che, grazie all’accordo annunciato il marzo scorso con Percassi, nel 2017 aprirà il suo primo store italiano proprio nel capoluogo lombardo. La location scelta è Piazzale Cordusio (all’ex palazzo delle Poste), snodo fondamentale del traffico meneghino, ma un pezzetto di Starbucks sarà anche in Piazza Duomo, a quanto pare.

Il Comune di Milano, infatti, lunedì 23 gennaio ha annunciato che il colosso americano s’è aggiudicato il bando di sponsorizzazione lanciato dall’Amministrazione Sala per il rifacimento delle aiuole di uno dei più noti e importanti salotti italiani. Più precisamente, il marchio americano si occuperà di ridare vita agli spazi verdi situati sul lato occidentale della piazza, togliendo le piante oggi presenti e piantando invece palme e banani. L’installazione vegetale, che “vestirà” la piazza per i prossimi tre anni come previsto da contratto, è stata pensata e progettata dall’architetto milanese di fama internazionale Marco Bay, laureato al Politecnico di Milano e autore, tra le altre cose, del giardino per lo spazio museale dell’Hangar Bicocca e delle aree verdi per le sedi della Deutsche Bank (zona Bicocca) e dell’ex Palazzo Campari, oggi noto come la “Serenissima”, in via Turati.

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 Il lavoro di piantumazione inizierà già in questi giorni e sarà interamente finanziato, come detto, da Starbucks, che ha colto al volo l’occasione di presentarsi a Milano con un gesto ad effetto, che, a suo modo, cambia in parte il volto del capoluogo meneghino. I ventiquattro carpini e i nove clerodendri attualmente presenti sulle aiuole non saranno buttati via, ma spostati in altre aree della città appositamente indicate dall’Amministrazione e che dovrebbero trovarsi tra via Salomone e parco Galli e tra via Gonin e via Giordani (almeno stando a quanto riportato da PrimaOnline). I lavori di giardinaggio dovrebbero durare circa un mese. Le palme e i banani saranno alternati ad altre piante e fiori, che cambieranno con il cambiare delle stagioni, affinché il nuovo giardino di Piazza Duomo sia il più naturale possibile: in primavera un tappeto di bergenia, durante l’estate i grandi fiori di ortensia in varietà Vanille Fraise e di ibisco e in autunno le infiorescenze delle canne giganti cinesi (Miscanthus floridulus). Pierfrancesco Maran, assessore al Verde e all’Urbanistica di Palazzo Marino, spiega: «Il progetto, che ha ricevuto il benestare della Soprintendenza, dimostra come queste forme di collaborazione tra pubblico e privato siano proficue nel trovare soluzioni che rendano più belle e curate le aree verdi della città». Altrettanto soddisfatto Emea Martin Brok, presidente di Starbucks, che afferma: «Siamo molto orgogliosi di regalare alla città di Milano un bellissimo giardino».

La notizia è stata data, oltre che attraverso i canali istituzionali, anche sulle pagine social del Comune. Ma su Facebook non a tutti è piaciuta la svolta “esotica” pensata da Palazzo Marino e Starbucks. L’Amministrazione, però, non s’è fatta trovare impreparata e, davanti alle critiche di alcuni utenti, ha spiegato che, in realtà, «la nuova sistemazione si rifà alla tradizione ottocentesca della piazza dove erano già presenti dei filari di palme». Insomma, un cambiamento che guarda al passato e che lancia verso il futuro, quello di Starbucks in Italia.


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