Finto stupro a Castelcovati: rinviati a giudizio anziana e amante
I fatti si ricollegano all’ottobre del 2016. L’anziana di Castelcovati aveva raccontato ai carabinieri di essere stata violentata dal vicino di casa romeno, Sain Petrisor. Ma non era vero.
Finto stupro a Castelcovati: rinviati a giudizio anziana e amante. Il 4 marzo Angela Betella, classe 1929, e l'amante Pietro Preti dovranno rispondere di calunnia e favoreggiamento.
Finto stupro a Castelcovati: rinviati a giudizio anziana e amante
Simulò di essere stata stuprata dal vicino. Angela Betella, covatese classe 1929, è stata rinviata a giudizio insieme all'uomo che l'aveva aiutata a fingere lo stupro. L'udienza si è svolta questa mattina in Tribunale a Brescia. Il gup ha deciso il rinvio a giudizio della Betella e di Pietro Preti, l'amante classe 1947. Il 4 marzo dovranno rispondere a vario titolo di calunnia e favoreggiamento.
La vicenda
I fatti si ricollegano all’ottobre del 2016. L’anziana di Castelcovati aveva raccontato ai carabinieri di essere stata violentata dal vicino di casa romeno, Sain Petrisor. I carabinieri avevano arrestato il presunto aguzzino e questo era rimasto rinchiuso in carcere. Ma tutto si rivelò poi una farsa. A scagionare Petrisor fù il dna sulle lenzuola di casa che, seppur fossero state lavate per cercare di depistare le indagini degli inquirenti, rivelarono la presenza del dna dell’altro vicino di casa, l’amante Preti. Lo stesso uomo che il giorno del presunto stupro si era preoccupato di aiutarla.
La vera vittima chiede i danni
Dopo aver fatto luce sull'accaduto, il caso era stato archiviato. Ma il giovane padre di famiglia romeno (la vera vittima di questa storia) aveva denunciato l’88enne e il suo amante per calunnia aggravata e simulazione di reato. Il giovane infatti era finito addirittura in carcere, ma non aveva fatto niente. Ora Saint Petrisor, assistito dall'avvocato Christian Mongodi, tornato nel suo Paese di origine con la famiglia, ha chiesto i danni allo Stato.