Alghe rosse nel laghetto Pai: preoccupazione a Cazzago

Il fenomeno è solito ripresentarsi ogni anni, ma per legambiente sono necessari dei controlli.

Alghe rosse nel laghetto Pai: preoccupazione a Cazzago

Rosso. Non è certo il colore usuale di un laghetto. Un colore che ha destato le preoccupazione di Legambiente e dei cittadini, ma di cui in verità non ci sarebbe nulla da preoccuparsi.

E’ colpa delle alghe

Il laghetto Pai è diventato rossiccio e melmoso. La preoccupazione dei cittadini è subito scatta, ma in verità non saprebbe nulla di nuovo. Il fenomeno infatti è solito presentarsi più volte l’anno: il Pai conserva al suo interno acqua stagnante e poco ossigenata, e sopratutto nei giorni di siccità del Longherone causata dalla mancata alimentazione dalla pioggia, si viene a creare in superficie una fermentazione organica scaturita dalle alghe e dalla melma. La Protezione Civile locale, che da tempo monitora la zona e la utilizza per gli addestramenti, l’anno scorso aveva confermato questo fenomeno. Intanto rimane il veto, posto dall’Amministrazione comunale anni fa, di pescare nel laghetto.

La preoccupazione di Legambiente

Saranno anche le alghe, ma per il Legambiente Franciacorta sono un fenomeno da minotorare. “Le immagini del laghetto Pai di Bornato sono sconcertanti e difficilmente attribuibili ad eventi naturali – ha chiosato il presidente del circolo Silvio Parzanini –  Questo laghetto collocato rappresenta l’approdo finale delle acque meteoriche di una vasta zona della Franciacorta e la corsa finale del torrente Longherone che giunge da Cortefranca. Proprio per queste ragioni abbiamo più volte sollecitato le autorità competenti a fare un monitoraggio completo e preciso delle sue acque. D fronte a questo fenomeno crediamo che questa verifica si assolutamente non ulteriormente rinviabile, anche perchè questo invaso senza uscita ma che disperde le proprie acque nel sottosuolo potrebbe essere il termometro anche dell’eventuale inquinamento pregresso dovuto ai trattamenti in agricoltura prima del bando dei pesticidi e di altre attività antropiche”.

L’appello all’Amministrazione

L’appello è che quindi il Comune si mobiliti per monitorare la situazione e faccia i dovuti controlli. “Sollecitiamo l’amministrazione comunale a chiedere all’Arpa di provvedere ad una verifica approfondita e puntuale della situazione – ha concluso Parzanini –  Prima la legionella poi il guasto al depuratore consortile ora il caso del laghetto del Paì: c’è di che
preoccuparsi dello stato ambientale in quest’area. Servono risposte chiare, precise e convincenti sulle cause”.