Estorsione ai danni di un imprenditore di Iseo: arrestato l'aguzzino
Un kosovaro residente a Rovato è stato colto in flagranza di reato e sono immediatamente scattate le manette.
Estorsione ai danni di un imprenditore di Iseo: arrestato l'aguzzino, un kosovaro residente a Rovato. L'operazione è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Chiari.
Estorsione ai danni di un imprenditore di Iseo
Estorceva denaro ad un imprenditore iseao. Nei giorni scorsi i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Chiari hanno arrestato un 36enne cittadino kosovaro, residente a Rovato, nullafacente. L'uomo ha agito ai danni di un imprenditore edile italiano 53enne, residente a Iseo, operante nel settore delle piscine.
A fare denuncia ai carabinieri, nei primi di agosto, era stato proprio l'imprenditore che aveva raccontato di essere stato avvicinato da uno straniero che, con la scusa di commissionargli un lavoro, lo aveva portato in un luogo appartato per minacciarlo, anche a suon di pugni, di ottemperare ad un debito pari a 400.000 euro, che tuttavia l’imprenditore non aveva con nessuno.
Le indagini
I militari, identificato l’estorsore, hanno intrapreso un'azione di monitoraggio dell’uomo fino al giorno in cui il 53enne è stato contattato dal suo persecutore che gli ha intimata la consegna immediata di 1.000 euro a parziale estinzione del debito e aveva fissato l’incontro nell’immediato pomeriggio nel parcheggio della Conad di Capriolo. I militari, coordinati dalla Procura di Brescia, hanno così predisposto un apposito servizio di osservazione e pedinamento a distanza, nascondendosi nel retro del furgone da lavoro, per poter immediatamente intervenire appena fosse avvenuto il passaggio dei soldi dalle mani della vittima a quelle dell'aguzzino.
L'arresto
Poco dopo, nei pressi del bar del centro commerciale è avvenuta la consegna del denaro. A quel punto, gli uomini nascosti all’interno del furgone, come in un moderno cavallo di troia, sono usciti all'improvviso sorprendendo il kosovaro ancora all’interno della sua macchina, prima che riuscisse a mettere in moto per darsi alla fuga. Perquisito, l’uomo che aveva ancor le banconote appena ricevute ed è stato arrestato in flagranza di reato.
La perquisizione a casa
La successiva perquisizione domiciliare eseguita a casa ha consentito ai militari dell’Arma di ritrovare, ben nascosto sotto alcune tegole del box di pertinenza dell’appartamento, un involucro di carta alluminio contenente venticinque cartucce calibro 9x21 in ottimo stato di conservazione, di cui l’interessato non ha fornito alcuna giustificazione e per la detenzione. Anche per questo è stato denunciato. L'arrestato è stato così portato in carcere, dove si trova attualmente.