Alex: un ragazzo come tanti... straordinario

Alex: un ragazzo come tanti... straordinario
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Ci sono persone che nonostante la giovane età possono raccontare esperienze straordinarie. Tra queste c’è anche il giovanissimo Alessandro Anton, per gli amici Alex. E’ un ragazzo di soli 22 anni, abita in via San Giovanni a Vighizzolo con i genitori e lo abbiamo incontrato alla Casa Albergo dove ci ha raccontato la sua esperienza, semplice e straordinaria ad un tempo.

Sei originario di Montichiari?«No, sono nato in Romania e sono arrivato in Italia tredici anni fa».«Ti sei trovato subito bene?«All’inizio è stata un po’ dura a scuola. Frequentavo la Quarta Elementare e non conoscevo la lingua. Ho capito che se volevo inserirmi al meglio dovevo assolutamente imparare per bene l’italiano e mi sono impegnato al massimo tanto che in due mesi sono arrivato ad avere una buona proprietà di linguaggio».Adesso cosa fai?«Studio Lingue in Cattolica a Brescia».E’ davvero curioso e importante il fatto che un ragazzo come te venga in Casa Albergo come volontario per passare un po’ di tempo con gli ospiti. Com’è cominciato tutto?«Volevo assistere a una sessione di pet teraphy e ho chiesto il permesso ai responsabili. Avuto il via libera mi sono presentato una mattina in Casa di Riposo ma era la mattina sbagliata, niente pet teraphy... Mi sono fermato comunque, ho cominciato a parlare con alcuni ospiti e ho scoperto un mondo straordinario al punto che ora, due volte la settimana, vengo in Casa Albergo per stare un po’ con gli ospiti».Di cosa parlate?«Di tante cose, in particolare mi raccontano del loro passato, della casa che abitavano e dei loro cari che magari non ci sono più. Sono momenti davvero importanti e emozionanti».Che cosa ti insegnano queste giornate?«Ad apprezzare sempre di più il valore degli affetti famigliari e a non sprecare le opportunità che la vita ci offre».Per la tua vita che sogni hai?«Nell’immediato vorrei trovare un lavoro che mi permetta di pagarmi uno stage in Germania per imparare meglio il tedesco. Vorrei anche andare a Madrid per consolidare la conoscenza della lingua spagnola che ho studiato al liceo e che non vorrei perdere».Mi sembra di capire che ami viaggiare e che ami le grandi città...

«Sì, tanto. A Montichiari vivo benissimo ma a volte mi sembra che si fermi un po’ tutto e io sento il bisogno di continuo movimento».

C’è una città che ti piace in modo particolare?«Dublino, una città che mi ha affascinato dal primo momento. Una città in cui vivrei davvero volentieri».E lasceresti l’Italia, Montichiari e la tua famiglia senza problemi?«Assolutamente no. Io mi sento italiano al punto che per me tornare a casa vuol dire tornare a Montichiari. Papà e mamma a volte mi fanno notare che siamo originari della Romania. Io queste origini non le rinnego ma se devo pensare a casa mia, al mio Paese, penso all’Italia, dove sonmo cresciuto, un Paese che sento mio».Un ragazzo come te, impegnato con lo studio, nel volontariato, come si rilassa nel tempo libero?«Ascolto musica indie e adoro Florence and the Machine. Guardo volentieri serie tv ma sul web».

Un ragazzo dal sorriso aperto Alessandro, un ragazzo come tanti, straordinario.


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