Il tortello torna in Rai, stavolta a «Geo & Geo»
Grazie alla pro loco, il tortello amaro è stato il protagonista culinario della Radiotelevisione Italiana. Per un giorno, dal civico castellano di piazza Mazzini, la Pro loco si è “trasferita” al numero 14 di viale Mazzini, ma a Roma.
«La nostra delegazione – ha affermato Luciano Cason, rappresentante del direttivo Pro loco - ha portato il tortello amaro negli studi televisivi della Capitale». Il pomeriggio del 2 maggio, la ricetta, portata in auge dalla Pro loco negli ultimi venti anni, è stata svelata anche ai telespettatori di Rai 3.
«Siamo stati reduci – ha affermato Ivan Dalè, rappresentante del direttivo della Pro loco - della festa dei fiori di uno dei borghi più belli d’Italia, quello di Castellaro Lagusello. Oggi, siamo onorati di essere stati ospitati perfino negli studi televisivi romani per la diretta di “Geo & geo”».
La partecipazione castellana, all’interno del programma televisivo, è andato in onda alle 17.10. Nella cucina di Rai 3, Luciana Corresini, soprannominata “la mamma del tortello amaro”, è stata coadiuvata ai fornelli da Carla Brigliadori, chef e sommelier di Forlimpopoli, comune nella provincia di Forlì Cesena, in Emilia Romagna. Durante la puntata, il perfomer Daniele De Michele, il cui nome d'arte è Dj Don Pasta, autore di libri sulla filosofia gastronomica ed esperto di cucina popolare, ha raccontato il suo incontro con questo squisito primo piatto. Dj Don Pasta non ha trascurato l’aneddoto del giorno in cui, ad un concorso di letteratura gastronomica, ha conosciuto Luciana ed il suo segreto.
«Oggi, mio figlio Pablo – ha detto Dj Don Pasta - ha ricevuto in dono quattro pacchi di tortelli casalini. Educhiamo i nostri figli alle diversità, alle altrui identità, esistenze, all’altrui cibo, essenza più intima.Ringrazio Laila Tentoni e Verdiana Gordini di Casartusi per avermi fatto conoscere l'associazione del “Tortello Amaro” e Paolo Polettini che mi fa fare la festa con loro al festival della letteratura di Mantova». I conduttori Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi hanno intervistato anche le due cuoche. Le esperte di cucina, nel frattempo, hanno preparato il piatto dell’erba amara di San Pietro, dove per amaro si intende dire aromatico. Luciana ha indicato gli ingredienti e le grammature per la sfoglia, per il ripieno, per il condimento ed il procedimento.
«Abbiamo salvato la pianta dalla estinzione - ha affermato Luciana Corresini, infermiera in pensione e cuoca del direttivo Pro loco - poiché ha proprietà benefiche sul nostro organismo. Negli ultimi venti anni abbiamo spinto a coltivarla in molti orti domestici. La abbiamo resa ingrediente cardine dei nostri piatti dolci, salati, liquori, birra, fitoterapia». In puntata, han parlato del territorio gonzaghesco in cui questa erba aromatica ha avuto origine e viene coltivata ed i suoi appuntamenti. «Dal 15 al 18 giugno, cucineremo in casa il nostro primo piatto – ha segnalato Luciano Cason, direttivo pro loco - si terrà la ventunesima edizione della grande festa del tortello amaro».
«Grazie alla collaborazione con”Slow food” e altre associazioni, come quella delle “Terre dell’Alto Mantovano”, più persone conoscono città internazionale della calza, dell’intimo e del tortello amaro – ha commentato Lara Reale Fezzardi, presidente della Pro loco - c'è ancora tanta strada da percorrere e soprattutto, tanto da dare e da dire in giro, per fare in modo che il tortello amaro, possa ricoprire il giusto ruolo che gli spetta, nella cucina italiana, componente fondamentale della nostra cultura, vero e proprio petrolio della nazione». «Siamo certi – ha concluso Dj Don Pasta – che presto il tortello amaro sarà protagonista anche sulla tavola di tutti gli italiani, assaggiarlo per richiederlo».