Le ricette segrete di nonna “Vittorina”
E’ iniziato tutto vent’anni fa dalle ceneri dell’osteria che nonna e zia gestivano in via Stazione a Visano, ma dalla parte opposta della strada, a fare del ristorante “La Stazione” il punto di riferimento per l’intero paese.
Danilo Bresciani si è rimboccato le maniche riscoprendosi pizzaiolo prima, e pasticcere e gelataio poi, prima con il cognato e poi con la sorella Sabrina, cuoca dall’esperienza consolidata proprio ai fornelli del ristorante visanese. Qualche gene della sua abilità da cuoca la nonna “Vittorina”, oltre ai suoi segreti, che rendono così speciali le ricette tradizionali deve proprio averlo trasmesso.
“Mia sorella - ha spiegato Danilo - ha preso dalla mamma e dalla nonna, cucinare, più che una passione, è qualcosa che le risulta facile e che fa con naturalezza”. Alcune accortezze che le due grandi cuoce hanno trasmesso loro per rendere così speciale salmì di lepre, arrosti, agnoli, crostate, ma anche fritti di pesce, rimangono un tramando generazionale che non può essere svelato ai più oltre al ricco menù con proposte variegate anche per il pranzo di lavoro, i bresciani non si sottraggono ai menù personalizzati che, a seconda delle occasioni, i clienti richiedono. Molto apprezzati, oltre ai piatti tradizionali, realizzati seguendo fedelmente le ricette di famiglia, non mancano i classici spaghetti allo scoglio, alle vongole, risotti ai frutti di mare o agli asparagi.
Ma al calar del sole è la pizza la regina indiscussa delle tavole dell’ampio locale. Danilo, pignolo e scrupoloso pizzaiolo, ha selezionato un mix di farine che combina soia, cereali e grano tenero, finchè non è stato soddisfatto dell’impasto ottenuto dopo una lievitazione di almeno 48 ore grazie ad un apposito lievito liofilizzato, pazienza e passione. “La pizza è come il caffè - ha spiegato - non esce mai uguale, ma cambia in base all’umidità e alle temperature”. Fondamentali dosaggio e cottura, gli ingredienti passano in secondo piano. “Ormai non c’è più l’ingrediente particolare - ha spiegato - le persone sono abituate a mangiare tutto anche a casa”.
Ecco perchè puntano su gusti tradizionali e classici, senza rinunciare ad abbianmenti di loro fantasia, cercando di soddisfare sempre le richieste che vengono avanzate. Tra tutti è il salame piccante l’ingrediente più richiesto. La digeribilità della “sua” pizza è uno degli obiettivi principali che Danilo si prefigge: “La mia pizza è una via di mezzo - ha spiegato - non è nè una schiacciata, anche se la faccio, nè alta, perchè in questo caso servirebbe più lievito, cosa che andrebbe ad influire negativamente sulla digeribilità”.
Apprezzamenti continui da parte della clientela locale, ma anche dai tanti che si trovano in paese per motivi lavorativi, non fanno che aggiungersi alla soddisfazione di un’attività che, nonostante i tanti ostacoli, è riuscita a superare la crisi. Crisi che ha comunque avuto i suoi effetti negativi: “La gente ora spende in modo diverso - ha speigato Danilo - e spende meno difficilmente ordina qualcosa oltre la pizza e la bibita”.
Anche se le tentazioni per il fine pasto sono molte, è difficile non lasciarsi tentare da quella decina di dolci proposti generalmente, dal momento che Danilo è anche gelataio provetto. Dal 2012 se non lo torvate in pizzeria sarà di certo in gelateria, al civico 7 di Piazza XX Settembre, almeno da fine febbraio a fine ottobre, dove produce artigianalmente gelato, semifreddi, ma anche cheese-cake e tiramisù e chi più ne ha, più ne metta.