il bilancio e il futuro

Brescia 2026: il discorso di fine anno della sindaca Castelletti

"Chiudiamo il 2025 con un’idea molto chiara: Brescia non è solo una buona amministrazione locale, è una città che si muove con ambizione europea"

Brescia 2026: il discorso di fine anno della sindaca Castelletti

Brescia 2026: il discorso di fine anno della sindaca Laura Castelletti.

Laura Castelletti sulla Brescia del 2026

“Chiudiamo il 2025 con un’idea molto chiara: Brescia non è solo una buona amministrazione locale, è una città che si muove con ambizione europea. E lo fa seguendo tre parole chiave – sostenibilità, opportunità, comunità – supportate da scelte concrete, numeri verificabili, cantieri aperti e obiettivi già definiti per il 2026. Parto subito con un esempio molto concreto, che si inserisce perfettamente nel solco di questo ragionamento. Come molti di voi sanno, a Sanpolino il Comune possiede ancora 53.000 metri quadri di Slp, un terreno edificabile, confinante con quello su cui stiamo costruendo i 69 alloggi del bando Pinqua, che saranno pronti a marzo 2026. Il quartiere è servito dalla metro, ha ampie aree verdi, servizi, il campo di atletica Gabre Gabric e presto consegneremo alla città l’impianto indoor e il Centro di preparazione olimpica per la ginnastica artistica. Un investimento complessivo di 26,4 milioni che ci collocherà tra le principali città sportive italiane.
L’analisi demografica e socio-economica evidenzia trend chiari: Brescia è sempre più longeva, i nuclei familiari si riducono, l’offerta di alloggi in locazione è insufficiente e le imprese faticano a reperire personale, anche a causa della scarsità di soluzioni abitative accessibili per giovani e lavoratori. Questi dati non vanno subiti, ma interpretati come leve di cambiamento. L’area di Sanpolino si configura, quindi, come il luogo ideale per sperimentare nuove forme di housing accessibile, flessibile e orientato ai servizi. Esattamente ciò che tutte le città europee stanno facendo per mantenere competitività, equità e qualità della vita. Ed esattamente ciò che faremo anche noi, insieme a Cassa Depositi e Prestiti”.

“È già pronto uno studio, realizzato da Cdp nell’ambito del Programma InvestEu, che prevede la realizzazione fino a 600 alloggi, integrando diverse soluzioni abitative: edilizia convenzionata in locazione, residenze temporanee per lavoratori, abitazioni per anziani autosufficienti, edilizia libera e un insieme di servizi di prossimità. Lo illustreremo nel dettaglio nelle prossime settimane, ma sarà l’ultima grande operazione urbanistica della nostra città, con un approccio coerente alle migliori pratiche europee: qualità architettonica, mix sociale, mobilità sostenibile, prossimità, integrazione con il contesto. Un intervento che non solo rigenererà il quartiere, ma genererà valore per tutta l’area sud-orientale della città”.

“Ovviamente, questi alloggi si sommeranno agli investimenti che il Comune sta già facendo sul fronte casa. Il nostro obiettivo resta azzerare gli appartamenti comunali sfitti entro il 2028, grazie a 26 milioni di euro di investimenti in quattro anni. Nel 2025 sono tornati abitabili 30 alloggi. Entro marzo 2026 saranno consegnati i 69 appartamenti Pinqua di cui parlavo prima; entro giugno 2026 altri 40 (25 nell’ex Arici Sega e 15 in diversi quartieri). Due progetti regionali da 2,4 milioni finanziano ulteriori 47 alloggi tra Carmine e Contrada Sant’Urbano. “Abitare Brescia”, l’agenzia per la casa, ha facilitato 35 nuovi contratti nel privato e coinvolto 346 proprietari dal 2023 a oggi.
È una strategia complessiva, coerente e moderna: affrontiamo il bisogno abitativo come fanno le città più dinamiche, con un mix di interventi pubblici, partnership istituzionali e politiche abitative innovative, capaci di dare risposte reali”.

La sostenibilità

“Oltre alla casa, un altro grande asset su cui stiamo lavorando è quello della sostenibilità. Con la variante generale 5 al Pgt, in fase di redazione, stiamo aggiornando l’ossatura del Piano per accompagnare la rete tramviaria, la qualità degli spazi pubblici e la rigenerazione del patrimonio edilizio esistente. L’Agenda Urbana Brescia 2050, con il Laboratorio e il Public Program, ha raccolto centinaia di contributi da cittadini, imprese, professionisti, accademici e terzo settore: una base solida per le scelte urbanistiche dei prossimi anni”.

“Sul fronte ambientale, la rotta è altrettanto chiara. Nel 2025 la raccolta differenziata ha raggiunto il 69,4% (dato Ispra), un punto percentuale in più rispetto al 2024, con l’obiettivo dell’83,3% entro il 2027. Non cambiamo modello: lo rendiamo più efficiente. Proseguiamo verso la tariffazione puntuale, installeremo nuovi cassonetti smart e continueremo a lavorare sulla riduzione dei rifiuti e sull’educazione a differenziare. Per combattere il fuori cassonetto abbiamo nominato 10 nuovi ispettori ambientali che si aggiungono ai 12 operatori Aprica già attivi (quasi raddoppiati). Con la raccolta del verde porta a porta a tariffazione puntuale abbiamo ridotto di 125 tonnellate la frazione organica prodotta. Le isole ecologiche diventeranno sei – più che a Milano – con l’apertura di via Pertusati”.

“Il Piano Aria e Clima (Pac), pronto a inizio 2026, rappresenta una nuova idea di governance capace di tradursi in strumenti concreti: la mappa delle emissioni, l’analisi dei consumi energetici, gli scenari di riduzione della CO₂ fino al 2030 e al 2040, l’allineamento normativo con Paesc, Pgt, Pums, Piano del verde e Strategia di transizione climatica. Il Pac stabilisce obiettivi vincolanti: –55% di CO₂ al 2030, neutralità climatica al 2040 per Comune e Partecipate, un’infrastruttura adattiva contro ondate di calore e dissesto idraulico”.

“C’è stato un lungo percorso partecipativo, che ha coinvolto anche la Giunta dei sindaci, con la quale nel corso dell’anno abbiamo avuto un rapporto intenso e proficuo su molti temi.
Sul fronte aria, abbiamo aperto un tavolo con Regione Lombardia per ottenere norme più rigorose sullo spandimento dei residui zootecnici nelle aree agricole urbane”.

Bonifica del Caffaro

“Il 2025 è stato anche l’anno decisivo per la bonifica della Caffaro. Il Comune ha affiancato stabilmente il Commissario straordinario nella fase dell’appalto integrato che porterà, da gennaio 2026, alla demolizione degli edifici e alla bonifica dell’intera area, con conclusione prevista nel 2030. Sono sei, oltre a questa, le bonifiche attualmente in corso”.

“Sostenibilità significa anche equità urbana e qualità dello spazio pubblico. Nel 2025 abbiamo chiuso il contenzioso Basileus e riattivato il comparto Milano; sono terminati i lavori di via Metastasio e le opere idrauliche su Garza e Garzetta, cruciali per la sicurezza urbana”.

“Il 2025 ha confermato la centralità dell’istruzione, coronata dal riconoscimento di Unesco Learning Cities. Il bilancio destina al diritto allo studio 32,7 milioni di euro, pari al 9%. Ogni anno investiamo 4 milioni nella manutenzione dei 110 edifici scolastici e 800.000 euro sugli infissi; gli interventi straordinari su Fiumicello, Tridentina, Papa Giovanni XXIII e Valdadige superano i 20 milioni. Il relamping energetico ha riguardato 76 edifici per un totale di 6,5 milioni. Con “La scuola al centro del futuro” stiamo ridisegnando il quartiere Don Bosco: nuova primaria, nuova secondaria, infanzia rinnovata e un Community Hub per cultura e partecipazione. Il primo lotto è in corso, il secondo è già progettato. L’attenzione alla prima infanzia si traduce in 730 posti nei nidi, 324 nei “Tempi per le famiglie” e 11 sezioni primavera che accolgono 130 bambini (+30). Nel 2025 abbiamo garantito l’accesso ai Centri ricreativi estivi 0–6 a tutte le famiglie che hanno fatto domanda”.

La capacità di prendersi cura cresce

“Le persone assistite dai servizi sociali sono passate da 4.159 a 4.817 in meno di un anno, e abbiamo rafforzato il Consiglio di indirizzo del welfare, uno strumento di coprogettazione con il terzo settore, guidato dal Comune. Nel 2026, grazie alla collaborazione con l’Asst Spedali Civili, al quale abbiamo appena consegnato il bellissimo e funzionale consultorio per le famiglie in via Milano, mapperemo 1.200 persone in condizione di vulnerabilità per costruire un’anagrafe integrata della fragilità, che consentirà interventi più precoci ed efficaci.
Brescia ha scelto una strada chiara: rendere più giusto il lavoro e più equo il sistema fiscale. Siamo stati tra i primi ad aver introdotto il salario comunale minimo garantito di 9 euro l’ora nei contratti di appalto e concessione. Un’indicazione arrivata con forza dai nostri consiglieri comunali”.

“Parallelamente, abbiamo rafforzato la strategia fiscale del Comune, orientandola a un principio semplice: pagare tutti per pagare meno. La lotta all’evasione non è solo controllo, ma giustizia sociale e tutela delle risorse comuni. Dall’inizio del mandato sono state effettuate 101.171 attività di verifica e coinvolti 49.000 studenti in percorsi di educazione alla legalità.
Accanto ai controlli, abbiamo scelto il dialogo: servizi digitali più accessibili, procedure semplificate, accompagnamento personalizzato. È questo equilibrio – rigore e fiducia – che permette a Brescia di costruire un sistema fiscale trasparente, partecipato e capace di sostenere i servizi.
Nel 2025 abbiamo sperimentato e realizzato per la prima volta il Bilancio partecipato, che permette ai 33 quartieri di decidere i propri interventi, con un investimento di 1.530.000 euro, vuol dire disegnare insieme gli spazi pubblici della città”.

 

“Il Bilancio di genere, pure alla prima edizione, è, invece, lo strumento con cui la città misura l’impatto delle proprie scelte sulle donne e sugli uomini. Serve a intercettare disuguaglianze, correggerle e progettare politiche capaci di migliorare la vita reale delle persone”.

“In ambito culturale, consolidiamo l’eredità della Capitale Italiana della Cultura 2023, con il Piano Strategico, elaborato con gli operatori e le istituzioni del territorio. Rappresenta la bussola con cui Brescia sta ridisegnando il suo ecosistema culturale, rendendolo più coordinato, sostenibile, aperto ed europeo. Parte da un’idea semplice e innovativa: la cultura deve essere una politica pubblica strutturale con orizzonte pluriennale, basata su ricerca, valutazione, impatto sociale, coprogettazione, governance condivisa. Il Teatro Romano, uno dei luoghi più preziosi della nostra identità, sarà al centro di un progetto di studio, restauro e rifunzionalizzazione inclusiva che coinvolgerà anche Palazzo Maggi Gambara, futuro portale museale per l’area archeologica. Un’azione che costerà complessivamente 3 milioni di euro, con un contributo di 900.000 euro nell’ambito del bando emblematici Maggiori Cariplo e il resto finanziato dal Comune. La prospettiva di recupero integrale, valorizzazione e riuso del Teatro è già tracciata e affidata all’architetto David Chipperfield, l’iter che porterà all’individuazione del soggetto che realizzerà il Pfte (Progetto di fattibilità tecnico economica) è già stato avviato”.

“Oggi Brescia non si limita a ricevere visitatori: progetta la propria attrattività, costruisce strategie condivise, lavora su identità, qualità urbana, grandi eventi e innovazione digitale come elementi integrati di un nuovo modello di sviluppo turistico. Il primo passaggio strategico è stato ripensare il rapporto tra turismo e cultura, due ambiti connessi in modo strutturale. Il passo più significativo è la creazione della Dmo – Destination management organization, che diventerà il perno di un sistema fondato su strumenti innovativi come: l’Osservatorio del Turismo, una piattaforma di raccolta e analisi dati basata su strumenti di business intelligence; il portale Brescialatuacittaeuropea.com, che riorganizzerà la comunicazione digitale della città; il Convention Bureau, struttura operativa dedicata all’attrazione di fiere, meeting e convegni”.

Lo sport è sempre più un diritto di cittadinanza

“Al netto dei due maxi interventi a Sanpolino, dal 2023 al 2025 abbiamo investito 3,66 milioni sugli impianti. Tra i tanti straordinari risultati sportivi ottenuti, dobbiamo aggiungere quello di aver contribuito a riportare il calcio nella città, con un progetto imprenditoriale capace di riaccendere passioni”.

Trasporti

“Il trasporto pubblico resta la nostra grande infrastruttura sociale e lo dimostriamo con i fatti: tutti i ragazzi e le ragazze fino a 16 anni residenti in città potranno viaggiare gratis sulla rete urbana, ma il mio obiettivo è estendere la misura fino ai diciottenni. Nel 2025 la metro ha percorso 1.746.446 km, che diventeranno 1.853.392 nel 2026 grazie al nuovo contratto di servizio con Brescia Mobilità. Dal 2029 avremo un +10% di frequenze con l’arrivo di due nuovi treni. Il tram T2 è finanziato, con cantieri al via nel 2026; la T3 è progettata e il Comune ha chiesto il finanziamento statale.”

“Stiamo costruendo una nuova identità: quella di distretto dell’innovazione, un ecosistema capace di proiettare la città su scala internazionale nei campi della creatività, della sperimentazione tecnologica, della ricerca e della sostenibilità. Al centro di questa visione c’è la Cittadella dell’innovazione sostenibile. Nell’ottobre 2025 è stato compiuto un passo decisivo: la firma del Protocollo d’Intesa tra Comune, Camera di Commercio, Università degli Studi, Università Cattolica del Sacro Cuore, Confindustria e Confapi. Questo atto di indirizzo apre la strada alla costituzione di una nuova Fondazione dedicata alla gestione della Cittadella, chiamata a rafforzare il sistema della ricerca e del progresso tecnologico dell’intero territorio”.

Nuovi progetti

“Il 2026 sarà l’anno della piena visibilità di molti dei progetti che vi ho finora elencato. Nuove case abitate, la prima fase de “La scuola al centro del futuro”, le opere del parco di cintura, i progetti Ri.Circo.Lo, l’apertura del polo sportivo di Sanpolino, l’avanzamento dell’Agenda Urbana Brescia 2050, del Pac e il gemello digitale, basato su un modello 3d di tutta la città pronto al termine del 2026, che cambierà radicalmente il modo di programmare gli spazi urbani”.

“Oggi Brescia dimostra che esiste un modo diverso di governare: non quello degli slogan, ma quello della continuità, della responsabilità e della capacità di tenere insieme sviluppo e giustizia sociale.
In un tempo attraversato da fratture e paure, noi scegliamo la strada più esigente: quella che chiede di costruire, non di dividere; di governare i cambiamenti, non di inseguirli; di investire sulle persone, non sulle contrapposizioni”.

“Grazie ai consiglieri e alle consigliere comunali, alle donne e agli uomini del Comune, ai dirigenti, ai tecnici, a quante e quanti sono impegnati nelle nostre aziende partecipate, a chi ogni giorno fa funzionare questa città spesso lontano dai riflettori. Senza il loro lavoro, la nostra visione non diventerebbe realtà”.

“Grazie ai Consigli di quartiere, alle scuole, alle università, alle accademie, al conservatorio, alle fondazioni, alle associazioni, al terzo settore, ai volontari, ai cittadini che partecipano, criticano, propongono, costruiscono. Brescia è forte perché non sta ferma, non si accontenta, non smette di prendersi cura di sé”.

“Ogni giorno scegliamo di immaginare, di rischiare, di aprire strade nuove. È questo il messaggio politico che affido al 2026: una città europea non è quella che assomiglia alle altre, è quella che guida, che anticipa, che dimostra come sviluppo, sostenibilità e inclusione possano camminare insieme.
Noi andremo avanti seguendo un principio semplice e radicale: ogni scelta deve migliorare la vita delle persone. È il nostro mandato, è la nostra responsabilità, è la direzione che ci siamo dati e che non cambieremo. Perché Brescia, oggi più che mai, ha la maturità per essere una città che indica la rotta.
E noi continueremo a guidarla con questa ambizione: crescere senza lasciare indietro nessuno. Per questo ringrazio la mia Giunta alla quale chiedo davvero molto e sulla quale posso davvero contare”.