Truffata un’ultraottantenne. Condannati
E’ stata truffata un’ultraottantenne residente a Castel Goffredo. La donna, dal cuore troppo gentile e generoso, aveva cercato di aiutare una famiglia che diceva di trovarsi in miseria, dando loro, tra villa e liquidi, un valore pari a circa 300mila euro.
Una coppia, formata dalla madre Kaur Jaswant e il marito Singh Jai, aveva puntato tutto sul loro figlioletto, facendo leva sul fatto che l’anziana non aveva bambini e aveva perso il marito 40anni prima e non si era più risposata, facendo provare tenerezza e malinconia alla donna.
Dopo aver visto le condizioni in cui il bimbo riversava, scalzo e infreddolito in una catapecchia, l’anziana aveva deciso di comprare una villa alla famiglia, e di andare con loro a vivere.
Da li l’inizio dell’incubo. I coniugi avavano continuato a chiedere forti somme di denaro alla donna che si recava quindi in Banca per i prelievi. Ed è proprio qui che è scattato l’allarme grazie al direttore dell’Ubi di Castel Goffredo che, insospettito, aveva avvertito i carabinieri.
I due sono stati quindi messi a processo per circonvenzione di incapace. La sentenza del giudice Giuditta Silverstrini li ha condannati a due anni e sei mesi di reclusione, 2mila euro di multa e al risarcimento di 210mila euro, i soldi che la pensionata aveva speso nell'acquisto della casa.
Il tutto, per fortuna, è venuto alla luce poco prima che la donna nominasse la coppia erede universale di tutti i suoi beni.