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“Sua figlia ha avuto un grave incidente” e parte la richiesta di denaro: ennesima truffa a Brescia

Finisce in manette una cittadina polacca classe 1986 con precedenti alle spalle, colta nella flagranza del reato di tentata truffa ai danni di un uomo classe 1942

“Sua figlia ha avuto un grave incidente” e parte la richiesta di denaro: ennesima truffa a Brescia

“Sua figlia ha avuto un grave incidente” e parte la richiesta di denaro: ennesima truffa a Brescia.

La tentata truffa

Finisce in manette una cittadina polacca classe 1986 con precedenti alle spalle, colta nella flagranza del reato di tentata truffa ai danni di un uomo classe 1942. Provvidenziale è risultata la tempestiva segnalazione da parte della vittima che ha contattato il 112 Nue riferendo di essere stato raggiunto telefonicamente da sedicenti interlocutori i quali, simulando un grave incidente nel quale sarebbe risultata coinvolta la figlia, gli avevano richiesto denaro contante e monili in oro per sostenere presunte e urgenti spese mediche.

 

“Sua figlia ha avuto un grave incidente”

I militari sono quindi giunti velocemente nei pressi dell’abitazione dell’anziano in una via del centro di Brescia e si sono messi ad osservare i movimenti in zona. In breve hanno individuato la donna nel mentre si avvicinava all’ingresso dell’abitazione per ritirare un sacchetto contenente denaro e preziosi, simulando di essere incaricata del ritiro richiesto dai truffatori. L’azione rapida e coordinata ha consentito di bloccarla prima che potesse impossessarsi del materiale.

Cosa è emerso

Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza hanno consentito di appurare che la stessa era giunta in Italia il giorno precedente, atterrando all’aeroporto di Bergamo e pernottando in città, per poi raggiungere Brescia nella mattinata di ieri a bordo di un treno regionale. La donna è stata arrestata, in attesa del rito direttissimo di fronte al GIP di Brescia.

Il fenomeno

Il fenomeno delle truffe soprattutto a danno degli anziani, ma non solo, risulta essere sempre più diffuso. Numerosi sono gli incontri che le varie amministrazioni comunali organizzano sul territorio per gettare luce ma soprattutto per aprire gli occhi alle potenziali vittime. La prima cosa da fare, anche in caso di un semplice dubbio, è contattare le forze dell’ordine.