Anatomia Patologica in Italia: alleanza strategica tra Aitic e Fondazione Alessandra Bono: formazione, divulgazione e ricerca si uniscono per dare nuovo impulso al settore diagnostico della medicina moderna.
Il progetto – Anatomia Patologica in Italia
Un progetto articolato che nasce dalla collaborazione pluriennale e da una visione condivisa tra Aitic – Associazione Italiana Tecnici di Istologia e Citologia – e Fondazione Alessandra Bono: l’obiettivo è rafforzare il ruolo dell’Anatomia Patologica, promuovendo strumenti concreti a supporto della formazione, della ricerca e della diffusione scientifica.
Anatomia patologica: di cosa si tratta
L’Anatomia Patologica è la branca della medicina che si occupa di studiare le alterazioni morfologiche – macroscopiche e microscopiche – degli organi, dei tessuti e delle cellule, al fine di porre una diagnosi e supportare il medico nella scelta terapeutica. In pratica: quando si preleva un frammento di tessuto o cellule (per esempio tramite biopsia, asportazione chirurgica o raschiamento), queste vengono analizzate in laboratorio da specialisti secondo protocolli precisi.
Le figure professionali che vi operano
Tra le figure professionali che operano in questo ambito vi sono: i medici specialisti in Anatomia Patologica (anatomo-patologi), che formulano diagnosi analizzando i campioni e collaborano – in un team multidisciplinare – con chirurgia, oncologia e radiologia, e i Tecnici di Laboratorio Biomedico che gestiscono i campioni, preparano i vetrini, applicano le colorazioni, effettuano la citologia/istologia, collaborano al funzionamento del laboratorio e assicurano la qualità e tempestività del referto.
In un’epoca in cui la medicina tende alla personalizzazione delle cure, l’Anatomia Patologica assume un ruolo centrale. La patologia tradizionale (microscopia dei tessuti e delle cellule) oggi si integra con tecniche molecolari per identificare biomarcatori, mutazioni, alterazioni genomiche che indirizzano terapie “su misura”. L’Anatomia Patologica oggi ha inoltre una forte vocazione traslazionale, ovvero si pone come ponte tra la scoperta scientifica e l’applicazione clinica, essa non è «solo» analisi: è anche ricerca e innovazione. Senza una diagnosi accurata di Anatomia Patologica, infatti, anche la migliore terapia oncologica può risultare meno efficace: il laboratorio diagnostico diventa leva fondamentale della cura.
La gestione del campione (pre-analitica), la qualità del laboratorio, la standardizzazione dei protocolli sono oggi elementi imprescindibili per garantire risultati affidabili. In breve: per individuare tempestivamente un tumore o altre neoplasie, per definire l’evoluzione della malattia, per stabilire quale trattamento usare, serve un laboratorio di Anatomia Patologica solido, moderno, ben attrezzato.
L’esempio virtuoso bresciano
La Struttura Complessa di Anatomia Patologica dell’ASST Spedali Civili di Brescia, che nel 2025 ha superato le 160.000 prestazioni, tra cui oltre 46.000 esami istologici, 20.000 citologici e circa 2.600 test molecolari, è un esempio virtuoso di questo tipo di attività. Una squadra composta da circa 100 professionisti – medici, biologi, tecnici e personale amministrativo – impegnata ogni giorno non solo nella diagnosi, ma anche nella ricerca e nella didattica universitaria.
«L’Anatomia Patologica è una disciplina in continua evoluzione grazie all’introduzione delle nuove tecnologie digitali e applicativi di intelligenza artificiale. Tuttavia, soffre di una limitata visibilità ed una scarsa attrattività presso i più giovani, spesso ignari della sua centralità nella moderna medicina» dichiara il Prof. P. Luigi Poliani (Direttore della Struttura Complessa di Anatomia Patologica dell’ASST Spedali Civili di Brescia).
In questo contesto si inseriscono alcuni dei progetti cardine di AITIC e Fondazione Alessandra Bono orientati alla divulgazione rivolta ai più giovani come il progetto “Quelli che ci guardano dentro” e il contest “L’arte della scienza” che ha coinvolto diversi istituti superiori bresciani – tra cui il Leonardo, il San Raffa e il Bonsignori di Remedello – insieme all’Accademia di Belle Arti Santa Giulia. Le opere, nate dall’elaborazione artistica di immagini microscopiche, sono state presentate nel 2024 all’Università degli Studi di Brescia e successivamente esposte, nella primavera 2025, presso la Fondazione Poliambulanza. Grazie al sostegno della Fondazione Alessandra Bono è stato inoltre realizzato un sito dedicato al progetto.
Guardando al futuro, AITIC e Fondazione Alessandra Bono lavorano a un nuovo programma rivolto ai giovani Tecnici di Anatomia Patologica neolaureati o neoassunti. Un bando nazionale, in uscita all’inizio del 2026, permetterà ai TSLB under 35 iscritti a Master universitari di I livello in ambito anatomo-patologico di accedere a un fondo dedicato, con l’obbligo di presentare la propria tesi al Congresso Nazionale AITIC. Un’iniziativa pensata per favorire la crescita di competenze avanzate in un settore che richiede sempre più professionalità altamente specializzate.
«Questi progetti rappresentano un investimento concreto nella formazione e nel futuro dei Tecnici di Laboratorio, figure indispensabili per la medicina diagnostica moderna» dichiara Massimo Bonardi, Vicepresidente AITIC. «Grazie al sostegno della Fondazione Alessandra Bono, abbiamo potuto sviluppare iniziative concrete e innovative, e i risultati sono già visibili», aggiunge Moris Cadei, Tesoriere AITIC e coordinatore di AITIC-Academy.
Accanto alla divulgazione, AITIC e Fondazione Alessandra Bono hanno investito anche nella Formazione professionale con il Progetto Multicentrico, una delle iniziative cardine sostenute dalla Fondazione Alessandra Bono. Nato nel 2022 con sei laboratori pilota, si è ampliato fino a coinvolgere un totale di 18 centri distribuiti in dieci regioni italiane – dalla Lombardia alla Sicilia. Il progetto, coordinato da Moris Cadei e Massimo Bonardi, rispettivamente Coordinatore e Vice presidente di AITIC, porterà nella primavera 2026 alla pubblicazione di un documento congiunto che offrirà una fotografia aggiornata dello stato dell’arte dell’Anatomia Patologica in Italia, con metodiche e protocolli condivisi.
Prosegue con numeri in crescita anche il ciclo dei “Mercoledì Accademici”, considerato uno dei punti di forza dell’attività formativa di AITIC. Gli incontri annuali, passati da quattro a sei, coinvolgono docenti universitari e specialisti di rilievo nazionale e rappresentano un appuntamento atteso dai professionisti del settore. L’edizione 2025 ha superato le 150 iscrizioni e continua a essere gestita e organizzata da Global Studio.
Premio Studio Alessandra Bono
Raggiunge invece la settima edizione il Premio Studio Alessandra Bono, dedicato ai neolaureati in Tecniche di Laboratorio Biomedico che abbiano svolto una tesi in Anatomia Patologica e completato un tirocinio in laboratorio. Il riconoscimento, assegnato durante il Congresso Nazionale AITIC, premia non solo il valore scientifico della tesi ma anche il merito complessivo del candidato.
“La nostra Fondazione – che si impegna ogni giorno per sostenere la ricerca in campo medico ed in particolare in quello oncologico – riconosce che per migliorare la cura e la sopravvivenza di questo tipo di malattie, occorrono risorse umane specializzate e laboratori diagnostici d’eccellenza. La nostra alleanza con AITIC e con l’anatomia patologica rappresenta un’opportunità importante per potenziare le competenze in un settore strategico della medicina, favorire la presenza di giovani talenti sul territorio e valorizzare strutture diagnostiche e di ricerca.” Afferma Laura Ferrari Vicepresidente di Fondazione Alessandra Bono.