il passato che ritorna

Gli scatti di Ines affasciano il paese: al via la caccia alle vecchie fotografie

"Se riconoscete lo sfondo delle ultime due foto della galleria o pensate di avere altre immagini scattate da Ines Falconi Baroschi, contattate via messaggio il numero 338 9018081"

Gli scatti di Ines affasciano il paese: al via la caccia alle vecchie fotografie

Gli scatti di Ines affasciano il paese: al via la caccia alle vecchie fotografie.

Affascinano il paese gli scatti di Ines

E’ la casa di via Mazzini, il suo muro esterno a losanghe e il pergolato che fanno da «quinta» agli scatti del primo Novecento della fotografa Ines Falconi Baroschi. Questa la sua «firma» che fa ricondurre a lei tantissime fotografie di bambini, famiglie, cavalli, defunti e militari di cui ora si è alla ricerca per omaggiare questa straordinaria figura di donna con una mostra e una monografia.

Una riscoperta avvenuta quasi per caso quando qualche anno oltre 200 lastre fotografiche in vetro sono state ritrovate dal nipote di Ines e consegnate al cugino, lo storico dell’arte dott. Bernardo Falconi, che con dedizione ha curato il restauro e affidato la digitalizzazione a un noto studio fotografico bresciano.

Da qui l’idea di coinvolgere i cittadini lenesi per raccogliere materiale sulla figura di Ines che è scaturita in una serata di presentazione tenutasi nei giorni scorsi nella sala Linetti della biblioteca e che ha richiamato tantissime persone.
Ad organizzarla l’Assessorato alla Cultura e Pari Opportunità del Comune di Leno con la Pro Loco di Leno: a raccontare di Ines Bernardo Falconi𝘪,storico dell’arte e nipote della protagonista e il giornalista e scrittore Massimo Tedeschi.

La sua storia

Ines, nata a Cremona nel 1884, era figlia di ricchi possidenti terrieri nella zona tra Leno e Gottolengo e fin da adolescente coltivava la passione per la fotografia. Conobbe e sposò nel 1904 il dottor Antonio Falconi che era titolare della condotta veterinaria di allora della zona e dopo il matrimonio diede sfogo alla sua passione per la fotografia dotandosi anche dell’attrezzatura necessaria per lo sviluppo e la stampa, anch’essa ritrovata nella casa di famiglia, degli scatti che realizzava e regalava ai protagonisti.

Da qui la grande operazione che ora si intende fare di recupero della memoria collettiva che risale a più di un secolo fa: oltre alle lastre ritrovate sono riconducibili a Ines molti scatti posti sulle lapidi dei defunti, i caduti della Grande Guerra ma tanti volti rimangono sconosciuti e tanti altri scatti saranno sicuramente chiusi nei cassetti o custoditi negli album di famiglie lenesi che a quel tempo sono state ritratte da Ines.

Le sue fotografie sono in prevalenza ritratti di cittadini lenesi, realizzati nella casa della famiglia Falconi in via Mazzini: uomini e donne in abiti festivi, giovani di famiglie benestanti, militari, e donne di ogni estrazione sociale, ritratte da sole, in coppia o con i propri bambini. Un consistente nucleo di scatti è dedicato anche ai cavalli, scatti con cui documentava il lavoro del marito come direttore della monta equina del paese.

L’appello per cercare i vecchi scatti

«La Sala Linetti era gremita: tantissime persone hanno partecipato alla presentazione dedicata alla prima fotografa lenese e al recente ritrovamento di circa 200 antiche lastre fotografiche in vetro, da cui – quando leggibili – emergono ritratti e scorci della Leno di inizio Novecento – ha detto l’assessore alla Cultura Barbara Bonetti – Un interesse che conferma quanto questa storia, rimasta nascosta per oltre un secolo, sappia ancora parlare alla nostra comunità».

Da qui l’appello alla comunità per partecipare a questo grande progetto di riscoperta.

«Se riconoscete lo sfondo delle ultime due foto della galleria o pensate di avere altre immagini scattate da Ines Falconi Baroschi, contattate via messaggio il numero 338 9018081 – hanno esortato dal municipio – Ogni contributo sarà prezioso per ricostruire il suo lavoro in vista di una mostra e di un volume monografico. Grazie a tutti per la grande partecipazione».

Soddisfazione che è stata espressa anche dalla Proloco che ha curato la serata e sta seguendo passo passo il progetto.

«Desideriamo esprimere il più sincero ringraziamento a tutti i cittadini che hanno partecipato con tanta passione e attenzione alla serata dedicata Ines Falconi Baroschi – hanno detto dall’associazione – La vostra numerosa e sentita presenza ha confermato il profondo interesse e l’affetto della nostra comunità per la riscoperta di un pezzo straordinario della nostra storia locale: il patrimonio fotografico e la figura contemporanea di Ines Falconi Baroschi, la prima fotografa lenese. La serata è stata solo il primo passo di un progetto di più ampio respiro che ci auguriamo, grazie alla collaborazione dei lenesi, arrivi a conclusione con una mostra e una pubblicazione che possa definitivamente consegnare alla storia e alla cittadinanza lenese i volti, i luoghi e il talento di Ines Falconi Baroschi».