Come ridurre le tasse di una SAS: guida completa

Come ridurre le tasse di una SAS: guida completa

La Società in Accomandita Semplice (SAS) è una forma societaria molto utilizzata nel mondo delle piccole imprese italiane, apprezzata per la sua flessibilità gestionale e per la distinzione tra soci operativi e investitori. Tuttavia, il suo funzionamento fiscale presenta alcune criticità: il reddito prodotto viene tassato direttamente ai soci e, in alcuni casi, il carico contributivo può risultare poco efficiente se non gestito in modo ottimale.

In questa guida di Metatasse vedremo come funziona la tassazione di una SAS e quali sono le strategie più efficaci per ridurre legalmente il carico fiscale, tenendo conto della posizione dei singoli soci e delle opportunità offerte dalla normativa vigente.

Come funziona la tassazione in una SAS

Prima di individuare le leve di risparmio fiscale, è importante chiarire come viene tassata una SAS.

La SAS è una società di persone: ciò significa che non è soggetta a IRES (imposta sulle società), ma il suo reddito viene imputato per trasparenza direttamente ai soci, in proporzione alla loro quota di partecipazione agli utili. Questi ultimi – come spiegano gli esperti di Metatasse – devono quindi dichiarare il proprio reddito personale, comprensivo della quota SAS, e versare l’IRPEF secondo gli scaglioni progressivi.

A livello contributivo i soci accomandatari partecipano attivamente alla gestione dell’impresa e, proprio per questo, sono tenuti a iscriversi all’INPS nella gestione artigiani o commercianti, con l’obbligo di versare i relativi contributi previdenziali.

I soci accomandanti, invece, non partecipano alla gestione e non sono soggetti all’iscrizione INPS. Dal punto di vista fiscale, sono tassati esclusivamente sulla quota di utili a loro imputata dalla società, anche se non percepita concretamente.

Le principali strategie per ridurre la tassazione della SAS

Una gestione fiscale consapevole della SAS può permettere di ottimizzare la base imponibile e ridurre il carico fiscale complessivo. Secondo il pool di consulenti fiscali di Metatasse, alcune delle strategie più efficaci includono:

Deducibilità dei costi aziendali: è fondamentale registrare correttamente tutte le spese sostenute per l’attività, come:

  • Rimborsi per trasferte: uno strumento efficace per contenere i costi dei viaggi aziendali e ottenere un vantaggio fiscale significativo.
  • Trattamento di Fine Mandato (TFM): una leva strategica per riconoscere compensi agli amministratori in modo fiscalmente ottimizzato.
  • Welfare aziendale: la soluzione ideale per ridurre il costo del lavoro. Può essere utilizzato per socio accomandatario e premiare i collaboratori con benefici a elevata efficienza fiscale.

Scelta del regime contabile più adatto: se i ricavi lo consentono, può essere vantaggioso rientrare nel regime di contabilità semplificata, che riduce oneri amministrativi e semplifica il calcolo dell’imponibile;

Gestione efficiente degli utili: è possibile posticipare la distribuzione degli utili, oppure accantonarli in riserve, evitando così la tassazione immediata su somme non prelevate;

Inquadramento dei soci accomandatari: è importante valutare con attenzione i compensi assegnati ai soci gestori, poiché possono essere dedotti dal reddito della SAS, riducendo la base imponibile e l’impatto dell’IRPEF a loro carico.

Altri strumenti utili per ottimizzare il carico fiscale

Oltre alla gestione ordinaria, esistono strumenti ulteriori per alleggerire la pressione fiscale sulla SAS e sui suoi soci:

  • Pianificazione degli investimenti: sfruttare ammortamenti e incentivi fiscali (come il superammortamento o i crediti d’imposta per investimenti 4.0) permette di ridurre l’utile imponibile;
  • Verifica dell’assetto societario: in alcuni casi, ridefinire i ruoli dei soci o modificare le quote può portare a una distribuzione più efficiente degli utili e dei carichi contributivi;
  • Valutare la trasformazione in SRL: se la struttura della SAS diventa penalizzante (ad esempio per eccesso di utili tassati senza prelievo), può essere utile considerare il passaggio a una società di capitali, con regime IRES e distribuzione opzionale dei dividendi.Ridurre il carico fiscale di una SAS: la visione di Metatasse

Ridurre il carico fiscale di una SAS: la visione di Metatasse

Ridurre il carico fiscale di una SAS significa organizzare la gestione contabile e societaria in modo coerente con l’attività svolta e con gli obiettivi dei soci.

Secondo i consulenti di Metatasse, non esistono soluzioni standard valide per tutti, ma solo strategie personalizzate da costruire sulla base della singola situazione.

Ogni decisione va calibrata tenendo conto della struttura societaria, del regime contabile adottato, delle proiezioni economiche e delle esigenze dei soci, in particolare degli accomandatari. Anche interventi minimi, come la corretta attribuzione dei compensi o una gestione più efficiente dei costi, possono portare a un risparmio fiscale significativo.

La SAS è una forma societaria flessibile, utile per distinguere i ruoli tra soci operativi e finanziatori. Tuttavia, aspetti come la tassazione per trasparenza, i contributi previdenziali obbligatori e i limiti legati alla distribuzione degli utili impongono una gestione attenta e consapevole.

Per evitare inefficienze e sfruttare al meglio le opportunità fiscali disponibili, è fondamentale analizzare con cura la propria posizione e pianificare ogni scelta con il supporto di un professionista.