Investimenti all’estero: dove e perché gli imprenditori bresciani guardano oltre i confini nazionali?

Investimenti all’estero: dove e perché gli imprenditori bresciani guardano oltre i confini nazionali?

La provincia di Brescia è una zona notoriamente famosa per la propria produttività industriale, centro industriale e manifatturiero di primo piano a livello mondiale. Col passare del tempo, gli imprenditori bresciani si sono mostrati estremamente sensibili agli investimenti al di fuori dei confini nazionali per crescere, diversificare e proteggere il proprio fatturato dalle turbolenze del mercato nazionale.

Il fenomeno dell’esternalizzazione si manifesta in svariati modalità: dalle classiche esportazioni a quelle indirette attraverso filiere globali, passando per gli investimenti produttivi e le partecipazioni finanziarie all’estero. I report economici locali mettono in risalto come la questione coinvolga anche molte PMI del territorio e non solo le grandi imprese quotate.

Quali sono le direttrici scelte dagli imprenditori bresciani?

I summenzionati report dedicati all’internazionalizzazione delle imprese bresciane certificano come molte aziende stiano riposizionando le loro “geografie commerciali”, ampliando la quota di mercato verso paesi extra-UE e puntando, al contempo, su mercati dove è possibile ottenere economie di scala o vantaggi logistici per la fornitura di macchinari e componenti.

La testimonianza più lampante, a tal proposito, è fornita dal rapporto 2023 di Confindustria, che mette in evidenza come le imprese manifatturiere lombarde, in particolar modo quelle presenti nel nostro territorio, stiano rivedendo portafogli di paesi e canali, virando la propria attenzione verso nuovi modelli distributivi e aree geografiche fin qui inesplorate o “poco battute”.

Al lato pratico, gli imprenditori bresciani seguono due linee principali: internalizzazione commerciale mirata al consolidamento di reti distributive e agenti esteri; internalizzazione produttiva con investimenti diretti esteri che prevedono l’apertura di sedi operative o acquisizioni che consentano una presenza più stabile all’estero.

Quest’ultima via è stata agevolata negli ultimi anni dall’incremento degli strumenti finanziari e assicurativi offerti da operatori pubblici e privati, che hanno favorito una notevole crescita di risorse a supporto delle imprese italiane: SACE, nel 2024, ha veicolato oltre 34 miliardi per sostenere progetti legati all’export e all’internazionalizzazione, rafforzando la competitività delle imprese italiane all’estero.

Dove investono gli imprenditori bresciani?

La localizzazione geografica varia, per quanto ovvio, da settore a settore. Le imprese meccaniche e degli utensili, ad esempio, cercano frequentemente vicinanze produttive e clienti nel Centro-Est Europa (in primis Polonia e Romania) per beneficiare di minori costi del lavoro e catene logistiche brevi. Alcune aziende facenti parte dei settori metalmeccanico e tessile, invece, sono solite volgere il proprio sguardo ai Balcani e al Nord-Africa per attività di subfornitura.

Il fenomeno più marcato degli ultimi lustri, tuttavia, vede gli imprenditori bresciani sempre più interessati alla zona asiatica, in particolar modo verso i Paesi del Golfo, che si stanno mettendo in luce come punto di riferimento per chi vuole investire nell’economia digitale, nel settore immobiliare e in quelli legati al turismo e alla logistica. I paesi maggiormente attrattivi si stanno rivelando quelli presenti negli Emirati Arabi Uniti, dove si segnala una forte propensione degli imprenditori bresciani ad investire a Dubai.

Questa città emiratina è la meta prescelta dagli imprenditori bresciani desiderosi di ampliare il business nei mercati asiatici e mediorientali, beneficiando di un regime fiscale decisamente più “friendly” rispetto a quello italiano. L’accesso a questi mercati è supportato da percorsi strutturati e consulenze specializzate, che consentono di bilanciare opportunità e compliance avvalendosi di advisor locali e partner affidabili.

I più avveduti imprenditori bresciani, tuttavia, prima di investire all’estero sono soliti redigere un piano di internazionalizzazione che includa analisi di mercato, valutazioni del “rischio-paese” e simulazioni economiche. Investire all’estero, soprattutto per le imprese – come quelle nostrane – particolarmente votate all’export nei settori manifatturiero e metalmeccanico, non è altro che una naturale evoluzione dei tempi moderni, dove la globalizzazione, nonostante gli ultimi mutamenti geopolitici, resta ancora un fattore trainante e fondamentale per il benessere delle aziende bresciane.