Con l’App «Tilodo» si dà voce all’eccellenza

Con l’App «Tilodo» si dà voce all’eccellenza
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Il passaparola d’eccellenza è iniziato a Calvisano. Si chiama «Tilodo» ed è un’applicazione gratuita dedicata a professionisti e artigiani che in questo modo possono mettersi in vetrina ed essere pubblicizzati grazie alle recensioni dei propri clienti. Un po’ come già avviene per altre piattaforme online come «Tripadvisor» o «Booking», si ottiene una vera e propria mappa (il software sfrutta i sistemi di geolocalizzazione) che mostra i professionisti più vicini a noi, con tanto di giudizio sul lavoro svolto. L’ideatore è Claudio Galuppini, imprenditore molto impegnato nel sociale e presidente della «Forgiafer», da lui fondata nel 1991, leader nazionale nel settore di cancelli e recinzioni. 

«Da dipendente prima, poi da artigiano e ora da imprenditore ho sempre notato che quando si necessita di un lavoro sporadico in un campo in cui non si ha conoscenza ed esperienza o ci si affida ad amici o si corre il rischio di beccare delle fregature – ha spiegato Galuppini - Molti non usano abitualmente internet o non amano spendere troppo in pubblicità, magari hanno sempre lavorato grazie al passaparola del paese ma avrebbero tutte le caratteristiche per sfondare anche oltre. Utilizzando questa applicazione, che non necessita di un sito internet, i suoi clienti potrebbero fare delle recensioni per valorizzarlo, in modo tale che dall’altra parte un utente qualsiasi che cerca un servizio in particolare possa scegliere direttamente dal proprio telefono il professionista più vicino o meglio recensito dai precedenti clienti». Il feedback del servizio resta il modo più intuitivo per farsi notare e rendersi appetibili in un mondo del lavoro in cui sono tantissime le piccole realtà che offrono servizi di qualità e non possono permettersi un investimento pubblicitario ingente. Presto l’applicazione partirà anche in nuove città e l’auspicio è che goda tra qualche anno della maggior risonanza possibile. Un’idea semplice e geniale che tuttavia rischia di restare tale se gli utenti non impareranno ad utilizzarla come una risorsa «Chiaramente, essendo gratuita, se non le viene dato risalto rischia di non decollare. Sarebbe un aiuto per tutti ma va continuamente pubblicizzata e la community deve popolarsi per poter proseguire di vita propria». «Tilodo» è figlia di un altro importante progetto ideato dallo stesso Galuppini alcuni anni fa chiamato «Gocce di lavoro». 

«Dopo tre anni e mezzo di programmazione e 54 pagine di specifiche purtroppo è ancora fermo in attesa di possibili sviluppi con gli investitori – ha sottolineato Galuppini – Si tratta di un progetto più complesso che avrebbe molta più appeal perchè riconoscerebbe una sorta di fee (provvigione) a tutti quelli che sono segnalatori di un prodotto o servizio. E’ nato proprio per dare anche a chi non ha lavoro un modo per poter guadagnare qualcosa, semplicemente segnalando dei prodotti o servizi che aveva provato a favore del loro network di conoscenze. Tutti nella vita almeno mensilmente diamo dei feedback alla parrucchiera, al macellaio piuttosto che al tal negozio, e lo facciamo in modo del tutto gratuito a beneficio di qualcuno che ha soddisfatto una nostra esigenza. Se questa pratica abituale venisse portata all’estremo e l’azienda ci gratificasse con un buono acquisto, uno sconto o dei punti lo faremmo più volentieri e si espanderebbe sempre più in modo virale». «Tilodo» è la versione più semplice e intuitiva di questo grande progetto ma entrambi virano nella direzione della valorizzazione anche economica del capitale umano. Il passaparola in questo modo si esprime all’ennesima potenza diventando la strategia pubblicitaria del futuro: un investimento efficace sul consumatore e fruitore del servizio, senza alcuna intermediazione.


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