La cerimonia di sabato 27 settembre davanti al monumento dei Trivellini ha ricordato le 17 vittime civili del mitragliamento avvenuto il 15 settembre 1944 nelle campagne monteclarensi. Un momento intenso, segnato dalle parole di Giovanni Pezzaioli, emozionato nel ripercorrere il lungo cammino che ha portato prima al ricordo, poi alla posa della pietra e infine alla realizzazione del monumento. Quest’anno, grazie all’impegno dell’associazione “Vittorio Pezzaioli”, l’opera è stata completata con l’aggiunta delle rotaie originali della linea del tram, tagliate e donate da Sergio Caffara.

Il ricordo dei giovani
Particolarmente significativa la partecipazione degli studenti dell’IC1, che hanno voluto sottolineare come la memoria del bombardamento dei Trivellini rappresenti un impegno verso il presente. Una giovane studentessa ha ricordato che la Seconda Guerra Mondiale non fu solo una guerra tra eserciti ma un conflitto che travolse milioni di civili. Onorare le vittime del passato significa, hanno ribadito, dare voce anche a quelle di oggi, invitando a non abituarsi mai alla guerra e a coltivare la speranza di un futuro di pace.

La riflessione delle istituzioni
Gli studenti hanno ricevuto il ringraziamento dei volontari e delle autorità presenti, tra cui il sindaco di Carpenedolo Luca Franzoni e l’assessore di Montichiari Andrea Lanfranchi. Quest’ultimo ha posto l’accento sui conflitti attuali, dall’Ucraina alla Striscia di Gaza, evidenziando come troppo spesso il diritto internazionale venga ignorato e l’Onu risulti impotente. Lanfranchi ha richiamato l’importanza del perdono come unica via per interrompere tragedie che sembrano infinite.
