Generosità

Una madre ringrazia la scuola ridipingendola a sue spese: quando l’integrazione parla con i fatti

A Bagnolo una madre di origine indiana finanzia la ritinteggiatura dell’asilo frequentato dalle figlie.

Una madre ringrazia la scuola ridipingendola a sue spese: quando l’integrazione parla con i fatti

Una madre ringrazia la scuola ridipingendola a sue spese: quando l’integrazione parla con i fatti.

Il gesto di una madre per la scuola

C’è chi ringrazia con un biglietto, chi con un mazzo di fiori. E poi c’è chi, come Jaspreet Kaur, sceglie la via dei fatti. In punta di piedi, lontana dai riflettori, ha deciso di donare nuova luce e colore alla scuola dell’infanzia frequentata dalle sue figlie a Bagnolo Mella, sostenendo di tasca propria il costo della ritinteggiatura completa dei locali. Aule, bagni, salone e corridoi sono stati rinfrescati durante la pausa estiva, grazie al suo contributo. Jaspreet, 29 anni, è arrivata in Italia nel 2010. La sua storia è una storia comune: lavoro, integrazione, figli e scuola. Ma il suo gesto ha colpito tutti per la sua spontaneità e per il valore simbolico che porta con sé.

Un segno di gratitudine

Un segno tangibile di gratitudine, partecipazione e senso di appartenenza. Per questo ha voluto restituire qualcosa, non con le parole, ma facendo qualcosa di concreto. La decisione è nata dopo una semplice domanda: «Quanto costa la retta?». La risposta, data dalle insegnanti, l’ha sorpresa: «Nulla, è una scuola statale». In India, dove ha studiato lei da bambina, l’istruzione è spesso a pagamento, soprattutto per le scuole di qualità. Scoprire che l’accesso a un’educazione pubblica, gratuita e di livello fosse garantito anche alle sue figlie, è stato per lei un dono da onorare. Così, ha pensato che la miglior forma di riconoscenza fosse prendersi cura dello spazio che ogni giorno accoglie i bambini del quartiere.
Il lavoro è stato svolto da una ditta professionale, incaricata direttamente da Jaspreet. Al rientro in aula, i bambini hanno trovato ambienti più luminosi, ordinati, belli. La notizia si è diffusa rapidamente, raccogliendo l’apprezzamento di genitori, insegnanti, della dirigente scolastica Francesca Svanera e del sindaco di Bagnolo Mella, Stefano Godizzi. Tutti hanno sottolineato il valore esemplare dell’iniziativa. «Questo è un gesto che va oltre la generosità – ha commentato la dirigente –. È un segno forte di cittadinanza attiva e partecipazione autentica. Parla di integrazione reale, non solo dichiarata. Ed è in piena sintonia con i valori che l’istituto promuove: collaborazione, responsabilità, cura del bene comune».

Le parole del sindaco

Dello stesso avviso il primo cittadino, che ha voluto elogiare pubblicamente l’iniziativa: «In tempi in cui spesso si dà tutto per scontato, questa mamma ha scelto di prendersi cura di ciò che è di tutti. Un messaggio potente, che richiama all’essenza stessa della scuola come luogo di crescita collettiva». Oggi una delle figlie di Jaspreet frequenta la scuola primaria, mentre la più piccola è ancora alla scuola dell’infanzia. Il gesto della loro mamma rimarrà a lungo negli occhi e nei cuori della comunità scolastica. Non tanto per l’entità della spesa – importante, ma non ostentata – quanto per la bellezza di un grazie trasformato in azione. In un momento storico in cui le parole spesso superano i fatti, questa storia ricorda che l’integrazione vera passa per i gesti semplici, ma concreti. E che la scuola, quando diventa bene condiviso, può essere davvero il primo luogo dove imparare la convivenza, il rispetto e la gratitudine.
titolo: Una madre ringrazia la scuola ridipingendola a sue spese: quando l’integrazione parla con i fatti