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Vittoriale degli Italiani, al via i restauri di Auditorium e Mausoleo

Potranno essere ammirati con veste rinnovata a partire dal 6 marzo 2026

Vittoriale degli Italiani, al via i restauri di Auditorium e Mausoleo

Vittoriale degli Italiani, al via i restauri di Auditorium e Mausoleo.

Restauri al via al Vittoriale degli Italiani

Cantieri al  Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera: a finire sotto i ferri l’auditorium e il mausoleo che potranno essere ammirati con veste rinnovata a partire dal 6 marzo 2026. Ad annunciarlo è stato il presidente del Vittoriale degli Italiani  Giordano Bruno Guerri  nel corso della festa di apertura della stagione autunnale di sabato 27 settembre 2025 dal titolo «Desidero che questo lavoro sia fatto sollecitamente». Oltre all’annuncio di due nuove mostre «Cercami. Chiaroscuri al Vittoriale » di  Lara Campostrini  e  «Stanze»  di  Emanuele Gregolin  a cura di  Pengpeng Wang  e l’ampliamento della mostra «E la nave va» di  Dante Ferretti  al Mas.

«La frase di Gabriele d’Annunzio  che dà il nome a questa giornata, scritta allʼarchitetto Giancarlo Maroni  indica lʼimpegno più gravoso assunto dal Vittoriale in questi anni – ha dichiarato Giordano Bruno Guerri – maggiore della pavimentazione in marmo rosso veronese del teatro. Prima del 6 marzo 2026 rifaremo completamente nuovo l’Auditorium, la cui struttura fu approvata da d’Annunzio, ma che è stato arredato negli anni Settanta. L’Auditorium verrà anche dotato dell’impianto di riscaldamento e rinfrescamento. Il Mausoleo, per altro mai completato, verrà restaurato per intero, tornerà come deve essere, bianco, e verrà dotato dell’illuminazione notturna, grazie anche al contributo di A2A. In questo modo potrà essere visitato anche di notte e visibile anche dall’altra parte del lago creando una suggestione straordinaria».

Due spazi simbolo

Si tratta, senza ombra di dubbio, di due spazi di grande importanza all’interno della casa museo tra le più visitate al mondo: con una platea da duecento persone, l’auditorium è stato negli anni usato per convegni, manifestazioni e spettacoli come da volontà del Vate:

«Le poltrone delle prime file saranno messe in vendita a 190 euro l’una – ha spiegato Guerri – Sono dei cimeli, su queste poltrone si sono seduti ministri e tutti i vincitori del Premio Vittoriale ».

Cuore pulsante e vero e proprio gioiello incastonato al suo interno è sicuramente lo SVA biposto (unico al mondo perché è stato modificato appositamente per il Vate) che si trova appeso al centro dell’auditorium. Con tale velivolo il 9 agosto 1918 d’Annunzio raggiunse Vienna per il lancio dei 40mila volantini sulla città. Decorato sulla carlinga da  Guido Marussig , arrivò al Vittoriale nel gennaio del 1935.

Luogo di grande suggestione, il mausoleo dove riposa Gabriele d’Annunzio circondato dai suoi fedeli compagni, tra i quali anche l’architetto Gian Carlo Maroni. Un progetto che è stato definito dopo la morte del Vate ed è stato pensato sul modello dei sepolcri a tumolo romani: tre gironi in pietra, dedicati alla Vittoria degli Umili, degli Artieri e degli Eroi, sorreggono le arche in marmo di Botticino, dono della città di Vicenza, che intorno quella del Comandante, posta al centro e sul punto più alto. Un’opera che il Vate non riuscì a vedere conclusa, sua la scelta di essere sepolto sul colle più alto del Vittoriale (chiamato Mastio o Colle santo) dove la salma venne traslata dal Tempietto delle Memorie nel 1963.