Rifugio di latitanti in città a Brescia: la scoperta.
Controlli capillari
Nell’ambito dei controlli sempre più capillari disposti con ordinanza dal Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori, ieri (giovedì 25 settembre 2025) gli agenti della Polizia di Stato in forza al Commissariato Carmine hanno effettuato alcuni controlli in una palazzina in stato di abbandono in via Eritrea: qui hanno individuato e arrestato un 42enne pakistano irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora. A proprio carico numerosi precedenti penali e/o di polizia per reati di varia natura e gravità.
In carcere
Il soggetto in questione è risultato avere alle spalle due ordini di rintraccio per il reato di tentato furto aggravato e per la notifica della Misura di Prevenzione Antimafia dell’Avviso Orale di Pubblica Sicurezza emessa dal Questore di Brescia, nonché destinatario di un Ordine di Carcerazione emesso della Corte di Appello Brescia, dovendo scontare circa 1 anno di reclusione.
Di seguito l’arrestato è stato accompagnato presso gli Uffici della Questura: qui, al termine degli atti di Polizia Giudiziaria è stato condotto alla Casa Circondariale “Nerio Fischione” di Brescia dove sconterà la pena prevista.
Rifugio di latitanti: 42enne espulso
In considerazione di quanto accaduto, della pericolosità sociale del soggetto, incline a delinquere, e dei precedenti a suo carico, il Questore della Provincia di Brescia Paolo Sartori ha emesso nei confronti di costui un Ordine di Allontanamento dal Territorio Nazionale, per poi procedere alla sua Espulsione una volta scarcerato.
“Alcuni episodi delinquenziali di tipo predatorio che si sono verificati in varie zone della nostra Provincia hanno fatto focalizzare le attività operative in specifiche aree ed edifici abbandonati– ha evidenziato il Questore Sartori al termine dell’operazione – Una costante e capillare attività di intervento in fase preventiva, in stretta sinergia con i Sindaci e le Amministrazioni comunali dell’intero territorio Provinciale, oltre a rendere concreta la percezione di sicurezza da parte dei cittadini ci consente, infatti, di far fronte e di tenere sotto controllo le diverse espressioni di illegalità che ci vengono segnalate”