A fuoco

Incendio a Rovato: fiamme domate dopo ore di lavoro, in corso la messa in sicurezza

Sono in corso gli accertamenti per capire le cause dell'episodio, probabilmente causato da un cortocircuito: disagi anche sulla circolazione in via XXV aprile

Incendio a Rovato: fiamme domate dopo ore di lavoro, in corso la messa in sicurezza

Un violento incendio è divampato questa mattina (lunedì 22 settembre 2025) in via XXV Aprile a Rovato,  all’interno di uno scantinato di una palazzina in ristrutturazione. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco di Chiari, Palazzolo e Brescia, al lavoro da ore per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Il sindaco Tiziano Belotti ha firmato nel pomeriggio un’ordinanza per far chiudere in via precauzionale porte e finestre delle abitazioni, e per vietare di esporsi all’aria aperta. Entrambe le disposizioni sono valide nel raggio di un chilometro dal luogo dell’incendio. Al lavoro anche i tecnici dell’Arpa, per monitorare la qualità dell’aria.

Incendio in uno scantinato a Rovato, in corso le operazioni dei Vigili del fuoco

Secondo le prime ricostruzioni, l’origine del rogo sarebbe da ricondurre a un cortocircuito che avrebbe innescato le fiamme durante alcuni lavori di manutenzione all’edificio. Dallo scantinato si è alzata una densa nube di fumo nero, che ha allarmato il quartiere. L’edificio è stato evacuato e le operazioni di spegnimento, non semplici, si sono protratte a per molte ore. Sul posto è intervenuta anche la Polizia locale di Rovato e i carabinieri, che procederanno con gli accertamenti.

L’episodio ha avuto ripercussioni sulla viabilità in via XXV Aprile, chiusa dall’intersezione con via Battisti alla rotonda prima della Conad: il transito è stato interdetto anche ai pedoni e ai ciclisti a causa della presenza del fumo. Tra questi numerosi studenti del Gigli, usciti da scuola dopo le lezioni e indirizzato verso percorsi alternativi.

Attivati per accertamenti anche i tecnici del dipartimento di Brescia di Arpa Lombardia, che si stanno recando sul posto.

Aggiornamento delle 16.30

La colonna di fumo nero persiste. I Vigili del fuoco stanno lavorando instancabilmente, ma l’incendio ancora non è stato domato. Dalle prime informazioni fornite dagli inquirenti, l’incendio è partito da un cortocircuito che si è verificato nel piano seminterrato. Qui si trovava un deposito di pneumatici, mai smaltiti, riconducibile alla vecchia attività di gommista del proprietario dell’immobile. Una ditta che da otto anni si è trasferita in zona industriale, e che tuttavia aveva mantenuto dei materiali stoccati nel seminterrato della palazzina.

Evacuate al momento otto famiglie

La situazione è drammatica: a causa delle forti temperature l’area dell’incendio è inagibile anche agli stessi pompieri e lo stabile è a rischio crollo. I Vigili del fuoco stanno effettuando un’azione conservativa, raffreddando la struttura. Sono state evacuate otto famiglie; solo per una persona si è reso necessario il trasporto al Pronto soccorso di Chiari. Fortunatamente, è in buone condizioni generali con livello di monossido esiguo.
Il cono di ricaduta della nube tossica abbraccia i Comuni di Rovato e Coccaglio. Sul posto sono presenti anche l’Arpa e l’Ats.

Aggiornamento delle 17.50

L’autocampionatore dell’Arpa è stato installato  sul tetto del McDonald’s di Rovato, a circa 350 m a  ovest dall’incendio, data la direzione prevalente del vento in questo pomeriggio.

Ordinanza del sindaco: “Tenete chiuse le finestre”

Nel frattempo, il sindaco di Rovato Tiziano Belotti ha firmato nel pomeriggio un’ordinanza, chiedendo ai rovatesi di chiudere per precauzione porte e finestre e di non esporsi all’aria aperta nel raggio di un chilometro dal rogo.

“Per motivi contingibili e urgenti di tutela della salute pubblica, della salubrità ambientale e del benessere animale, che fino a nuova disposizione e comunque sino all’esito dei referti analitici ufficiali da parte delle autorità competenti, nel raggio di distanza di 1 chilometro dall’edificio incendiato, vengano adottate nel territorio comunale le seguenti misure precauzionali. Per la popolazione in generale mantenere chiuse porte e finestre delle abitazioni e dei locali fino a cessato allarme; evitare la permanenza prolungata all’aperto, in particolare per bambini, anziani e soggetti con patologie respiratorie; spegnere i condizionatori e gli impianti di ventilazione che prelevano aria dall’esterno, o impostarli in modalità di ricircolo interno, ove tecnicamente possibile. Per le attività commerciali: mantenere chiusi gli accessi esterni (porte, finestre, prese d’aria); Disattivare impianti di condizionamento e ventilazione che non dispongano di sistemi di filtrazione adeguati o che immettano aria esterna nei locali. Per le famiglie con animali: limitare l’esposizione degli animali all’aperto, soprattutto nelle aree prossime al luogo dell’incendio”.

 

Il Comune: “Ci stiamo muovendo per trovare una collocazione alle famiglie rimaste senza casa”

E’ un inferno. Le fiamme stanno divorando tutto, e le temperature roventi (fino a 500°) rendono impossibile il lavoro dei Vigili del fuoco, intervenuti con sei mezzi, l’autobotte e un altro mezzo speciale da diversi comandi (Gardone Valtrompia, Darfo, Palazzolo, Brescia, Chiari). Sul posto era presente l’assessore Pieritalo Bosio, ma non è mancato l’intervento del sindaco.

“Ci stiamo muovendo per trovare una collocazione alle famiglie che sono rimaste senza un’abitazione”, fanno sapere dal Comune. Nei nuclei famigliari evacuati ci sono anche dei minori e degli anziani, dunque la situazione è particolarmente delicata.

La palazzina è inagibile. La magistratura sta valutando il sequestro.

Aggiornamento delle 20

Le fiamme hanno raggiunto il tetto della palazzina. Il rogo ha lambito la copertura nella sua interezza.

Aggiornamento delle 8.50

Tra le 4 e le 5 di questa mattina, martedì 23 settembre, l’incendio è stato definitivamente spento. Le squadre dei Vigili del fuoco continuano a operare per la messa in sicurezza.

Martedì 23 settembre chiuse le scuole medie Leonardo Da Vinci, l’istituto Gigli e la materna Santa Caterina

Lo dispone l’ordinanza approvata nella tarda serata di lunedì 22 settembre dal sindaco Tiziano Belotti. Chiuse la scuola secondaria Leonardo da Vinci, in via Solferino, l’istituto superiore Gigli di via Europa e la materna Santa Caterina  per “motivi contingibili e urgenti di tutela della salute pubblica. “Considerato che al momento i Vigili del fuoco stanno ancora intervenendo per controllare l’incendio e non è stato possibile effettuare sopralluoghi nell’edificio per verificarne le condizioni e il ripristino della normale viabilità”, si legge nel documento, varato “in un’ottica di prevenzione”, le tre scuole saranno chiuse nella giornata di martedì 23 settembre.

Regolarmente aperti gli altri istituti scolastici rovatesi.