Il caso

Operai minacciano di buttarsi dall’impalcatura: “Non siamo stati pagati”

La protesta in un cantiere di via Industria a Pontoglio: dopo una lunga trattativa i tre sono scesi

Operai minacciano di buttarsi dall’impalcatura: “Non siamo stati pagati”

Sono saliti su un’impalcatura, all’altezza di circa 8 metri, minacciando di buttarsi. Ha preso il via alle 10 di giovedì mattina (4 settembre) a Pontoglio, in via Industria, la protesta di alcuni operai che lavorano alle dipendenze di una ditta esterna che ha avuto in subappalto il cantiere. Il motivo? Dicono di non essere stati pagati dal loro datore di lavoro. Una situazione delicata che si è risolta dopo una trattativa durata quasi tre ore.

Operai minacciano di buttarsi dall’impalcatura: “Non siamo stati pagati”

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chiari e il militare negoziatore del comando provinciale, che ha gestito la trattativa con il capocantiere, mentre erano rimasti sull’impalcatura i tre operai, tutti di origine nordafricana, che sostenevano di non avere ricevuto la retribuzione relativa al mese di luglio. Uno potrebbe addirittura essersi cosparso la maglia di un liquido infiammabile, nella fattispecie benzina.

Lo stallo è durato quasi quattro ore, richiedendo il delicato intervento dei carabinieri della Compagnia di Chiari (sul posto i militari delle stazioni di Chiari e Palazzolo), che hanno avviato un dialogo con gli uomini per convincerli a desistere. La discesa è avvenuta poco prima delle 13, solo dopo aver avuto conferma dell’avvenuto pagamento disposto dall’impresa Vitali Luigi Srl, che non aveva debiti diretti con i lavoratori ma ha comunque deciso di versare 5.000 euro tramite quattro bonifici, pur di interrompere la protesta e scongiurare conseguenze drammatiche. «Ho cercato di calmarli, spiegando che avrebbero potuto intraprendere altre vie legali, ma non c’è stata storia», ha dichiarato il titolare del cantiere, che ora si rivarrà sulla Iteco per l’interruzione dei lavori e per la somma versata.

Una lunga trattativa

Sul posto si sono precipitati i Vigili del fuoco di Chiari, un mezzo di soccorso della Croce Rossa e il sindaco Alessandro Pozzi. La trattativa è stata complessa, i tre operai hanno accettato di scendere solo quando hanno avuto prova dei bonifici effettuati.