Per la prima volata a Verolavecchia si svolgerà Respiro di rinascita: un viaggio di perdono e libertà interiore che mira a rafforzare la consapevolezza in se stesse e nel proprio valore.
Prevenire la violenza di genere
“In un momento storico in cui la violenza di genere resta un’emergenza sociale, l’approvazione di questi giorni del reato di femminicidio ha segnato un passo cruciale nella tutela delle donne, ma sappiamo che la vera libertà inizia dalla ricostruzione interiore. Per questo lavoriamo da tempo ad iniziative, che uniscono prevenzione, cura di sé e comunità, perché possano essere un valido sostegno nel percorso di rinascita di tante donne”, grazie a queste parole degli insegnati di yoga della scuola di Brescia Anam Arup è nata una importante collaborazione con il Comune di Verolavecchia guidato dal sindaco Maura Gualdi da sempre impegnata e sensibile al tema della violenza di genere.
Respiro di rinascita
“Respiro di rinascita” è un viaggio di perdono e libertà interiore: sabato 13 settembre, dalle 14 alle 17 gli insegnati guideranno le presenti verso una pratica, intervallata da spiegazioni e meditazioni, verso la riscoperta di se stesse, la presa di coscienza del proprio valore perché questo è il primo passo non solo per chi ha subito violenza, ma anche per prevenirla. Il seminario, chiamarla lezione è riduttivo, si svolgerà a Villa Alghisi, in base al clima si potrà stare nel giardino, nel porticato o in una delle sale interne, basta venire con abiti comodi, un tappetino e tanta voglia di scoprire qualcosa di nuovo.
“La violenza di genere è un tema molto delicato che cerchiamo di affrontare di volta in volta in modo adeguato – ha iniziato il sindaco Gualdi – quest’anno grazie alla proposta della scuola Anam Arup, abbiamo deciso di dare vita ad un percorso che porterà al 27 novembre, Giornata nazionale contro la violenza di genere”.
Nasce così “Respiro di rinascita”, un evento iniziale a cui ne faranno seguito altri nella seconda parte dell’anno, dedicato a tutte le donne, nessuna esclusa, a chi ha subito violenza, a chi pensa di starla subendo magari sul luogo di lavoro o in altri ambiti, purtroppo le donne sono talmente abituate ad un certo tipo di linguaggio e comportamento che a volte faticano a riconoscere le violenze, che non sono solo fisiche ma possono essere verbali, psicologiche, economiche.
“L’idea è quella di lavorare sull’equilibrio della donna – ancora Gualdi – si lavora affinché si costruisca una sorta di presa di coscienza interiore”.
“Questo incontro sarà dedicato al tema “radicarsi e lasciare andare” – ha spiegato l’insegnante di yoga Nadia Taglietti – sarà una pratica di Ratna yoga, uno yoga simbolico, molto attento alla percezione di se stessi, poi la pratica del respiro e della meditazione che portano più in profondità ha come finalità il fatto di rendere consapevole di se stessa la donna che parteciperà . Oggi giorno la parola consapevolezza è abusata però non è una questione solo culturale, bisogna fare esperienza e lo yoga ha questa grande capacità e possibilità tramite il movimento ed il respiro di far si che la persona che lo pratica sia più consapevole e rimpari a conoscersi meglio. Volevamo legarci alla tematica della violenza perché spesso le donne che la subiscono purtroppo hanno poca consapevolezza: pensano che la violenza possa far parte di un rapporto, non c’è nulla di più sbagliato. Lo yoga potrebbe essere uno dei tanti mezzi che può aiutare la donna in questa situazione”.
Yoga, uno strumento per tutti
Del resto quella della violenza di genere è una vera e propria piaga che deve essere affrontata con molteplici approcci, lo yoga può essere uno di questi. La grande forza di questa pratica è che si «taglia» perfettamente sulle persone, non si insegue una performance, ma la conoscenza di se, dei propri limiti come delle proprie potenzialità, è davvero una disciplina per tutti, dai più piccoli ai più grandi, adatta ad ogni forma fisica, inoltre si può praticare anche da soli, dopo ovviamente aver fatto un po’ di esperienza e con la pratica si ottengono davvero risultati notevoli. Le insegnati che guideranno l’incontro il 13 settembre, aperto alle donne dai 14 anni in su, saranno Danila e Tatiana Aliprandi, la prima è anche autrice de “Il respiro è un ponte”, un libro che approfondisce il tema del respiro in tutte le sue declinazioni, una si concentrerà sulla pratica delle asana, posizioni, e una appunto, sull’importanza del respiro.
“Saranno tre ore veramente intense ma alla portata di tutti: lo yoga si può fare a qualsiasi età perché va incontro al sentire della persona, non si costringe nessuno a fare determinate cose, così chi lo pratica impara ad ascoltarsi e a capire che non deve essere costretta nè a fare un esercizio, né a fare qualsiasi cosa che non voglia, ed ecco perché pensiamo che lo yoga possa aiutare nel tema della violenza di genere: si impara ad ascoltarsi e a non fare quello che non vogliamo, si impara a dire “no””, ha concluso Taglietti.
“Dopo la violenza ci sono persone che entrano in ansia, hanno attacchi di panico, situazioni complesse, poi la violenza può essere sia fisica che psicologica – ha sottolineato Danila – il respiro può aiutare tantissimo perché guidando il respiro si controllano le emozioni che sono strettamente correlate. E’ un aiuto per imparare, soprattutto quando si è spaventati o si ha paura, a controllare questi sentimenti e reagire”.
“Gli asana invece contengono un simbolo – ha continuato Tatiana – questo simbolo anche se tu non vuoi mentre fai gli asana entra dentro di te. La maggior parte delle persone che subisce violenza non si ama, lo yoga porta ad amarti, a cercare quel bene che è per te, non è egoismo, vuoi bene a te stessa e anche agli altri. Lo yoga di Gabriella Cella viene chiamato “yoga ratna – yoga del gioiello” ed è lo yoga femminile per eccellenza perché lavora proprio su quelle problematiche femminili. Lo yoga ratna è uno yoga di consapevolezza, molto lento, esercizi semplici, io ho allieve di 80 e 90 anni, per molti anni lo abbiamo proposto nelle case di riposo, è uno yoga davvero proponibile a tutti. E’ una goccia nel mare per poter portare un aiuto a chi ne ha bisogno”.
Questo evento promette di essere un’esperienza davvero significativa da cui ognuna può trarre un sicuro beneficio.
“Il fine dell’evento è creare una rete sul territorio che, offrendo uno spazio protetto di ascolto e di rigenerazione, possa avvicinare e supportare chiunque potrebbe averne bisogno”, si legge nella delibera di Giunta che ha consegnato il patrocinio all’iniziativa ritenuta di grande valore.
“Vogliamo dare il segnale che le istituzioni ci sono – ha sottolineato il sindaco Gualdi – il problema va affrontato e questo è un modo molto delicato per approcciarsi a questa tematica. Per molti lo yoga è qualcosa di distante, per eletti, invece l’idea è proprio quella che praticare yoga non è per pochi, ma può essere un’esperienza per tutti”.
Non un evento ma un vero e proprio percorso
Questo dunque è solo l’inizio di un percorso, se per quest’anno ci sarà «solo» questo incontro di yoga, già si sta profilando un ricco calendario per il 2026.
“L’idea era che “Respiro di rinascita” constava di due pilatri: uno la rinascita interiore, uno la rinascita pratica – ha spiegato Gualdi – alla rinascita interiore è dedicato questo incontro di yoga per ritrovare l’equilibrio e fare comunità, mentre la rinascita pratica prevede dei laboratori per affrontare le crisi con creatività, come l’orticultura sostenibile, progettare un rapporto armonioso con la terra, auto produzione di cosmetici naturali e detersivi fatti in casa e cucito rigenerativo per trasformare abiti usati in nuove risorse. Cercheremo di strutturare dei corsi il prossimo anno per dare seguito ad un percorso in cui non mancheranno ulteriori lezioni di yoga”.
Per poter partecipare a “Respiro di rinascita”, aperto a tutte, ma proprio tutte le donne, è necessario iscriversi mandando una mail a info.yogaanamarup@gmail.com o chiamando il 335 82 15 097, agli stessi contatti si possono chiedere informazioni che si possono trovare anche sui profili Facebook e Instragram della scuola, l’incontro prevede una quota di 30 euro. “Respiro di rinascita” sarà uno spazio protetto dove imparare a prendersi cura di se, dove fare rete, dove sentirsi accolte e supportate in quello che non vuole essere un incontro sporadico tanto per assolvere ad un dovere, ma un vero percorso di aiuto e sostegno per tutte le donne. Villa Alghisi aprirà le sue antiche porte e accoglierà la comunità femminile per dare vita a qualcosa di nuovo, qualcosa che non c’era, ma che d’ora in poi potrà essere un saldo punto di riferimento per tutte le donne del territorio.