settore turistico

Salò conquista il turismo arabo: eleganza, shopping e opportunità per il territorio?

Una sfida che può trasformarsi in opportunità

Salò conquista il turismo arabo: eleganza, shopping e opportunità per il territorio?

Salò conquista il turismo arabo: eleganza, shopping e opportunità per il territorio?

Il turismo arabo ammaliato da Salò

La città benacense meta sempre più ambita da parte del turismo arabo. A renderlo noto è il presidente dell’associazione commercianti Salò Promotion Andrea Maggioni:

«Il turismo arabo è un’opportunità concreta: Salò una destinazione di charme e shopping di qualità – ha dichiarato – . Il turismo arabo rappresenta per Salò una realtà sempre più significativa, non solo per i numeri ma soprattutto per la qualità e il potere di spesa dei visitatori provenienti dai Paesi del Golfo che stanno compensando una contrazione dello scontrino medio degli Europei. La nostra cittadina è da tempo meta di viaggiatori attenti allo stile, all’eleganza e alla riservatezza: un profilo che si sposa perfettamente con i gusti e le aspettative del turista arabo di fascia alta che la frequenta».

I numeri

A parlare in questo senso sono i numeri:

«I dati del tax free shopping confermano che i turisti arabi sono tra i primi per spesa media nei negozi di lusso e boutique: acquistano prodotti di alta gamma, abbigliamento firmato, accessori, profumeria, gioielleria e artigianato d’eccellenza – ha evidenziato Maggioni – . Le vie centrali di Salò, con le loro vetrine raffinate e l’accoglienza personalizzata, rappresentano un’attrattiva che si consolida stagione dopo stagione. Interessante il rapporto “Tourism and Incoming Watch” elaborato da Nexi con la direzione scientifica dell’Osservatorio Nazionale del Turismo del Ministero del Turismo. Nel dettaglio in Provincia di Brescia il 17% del Tax Free è a favore di Statunitensi, l’11% di Emiratini ed il 10% di Inglesi, con uno scontrino medio di 775 euro. I principali settore d’acquisto sono il settore moda e gioielleria».

Proprio i viaggiatori provenienti dai paesi arabi sono quelli più alto-spendenti:

«Con una spesa media per carta pari a più del doppio rispetto a quella di tutti gli altri Paesi: 913 euro per l’Arabia Saudita, 822 euro per Emirati Arabi Uniti, contro una media di 411 euro. In relazione al settore della somministrazione, è opportuno riconoscere che alcune esigenze culturali e religiose, come il divieto di consumo di bevande alcoliche, possono rendere più complessa la piena fruizione dell’esper ienza enogastronomica che il nostro territorio offre, in particolare per quanto riguarda l’abbinamento cibo-vino, da sempre eccellenza del Garda».

Una sfida che può trasformarsi in opportunità:

«I ristoratori e gli operatori della somministrazione stanno progressivamente ampliando le proposte con menù e alternative pensate anche per una clientela internazionale con esigenze specifiche, valorizzando piatti tipici, prodotti del territorio e proposte analcoliche di qualità – ha tenuto a precisare Maggioni – . In questo modo, anche i turisti provenienti dal Medio Oriente possono vivere un’esperienza gastronomica autentica e soddisfacente. Grande interesse per un prodotto iconico salodiano come la Cedrata Tassoni, soft drink a base di cedro che porta Salò nel Mondo dal 1956. Salò ha tutte le carte in regola per essere una piccola “perla gardesa na” nel cuore del turismo globale, e il turismo arabo è parte essenziale di questa evoluzione».

Ad intervenire sulla questione dei cosiddetti «nuovi turismi» anche Barbara Quaresimini presidente di Confesercenti Lombardia Orientale:

«Penso che sia importante farsi trovare preparati per un turismo culturalmente molto diverso – ha spiegato Quaresimini – e sia necessario aprire un dibattito tra operatori per poter meglio cogliere le opportunità di questo nuovo mercato ma nel contempo saperlo gestire senza rimanerne sopraffatti.»