il caso

Papa Leone XIV saluta i coccagliesi dell’Aido (che però non ci sono)

Tra i nomi citati in coda all'Angelus domenicale, per un errore, era rimasto segnato quello dell'associazione bresciana

Papa Leone XIV saluta i coccagliesi dell’Aido (che però non ci sono)

Tra i centinaia di pellegrini radunati a Castel Gandolfo per l’Angelus della domenica, Papa Leone XIV ha avuto parole di saluto anche per i bresciani: i ciclisti dell’Avis di Gavardo, arrivati a Roma in bicicletta, e persino l’AIDO di Coccaglio, che lo scorso anno ha festeggiato 50 anni di impegno per la vita. Peccato però che gli i volontari coccagliesi… non fossero esattamente presenti nella folla.

Papa Leone XIV saluta i coccagliesi dell’Aido (che però non ci sono)

A chi tocca il mea culpa? Sicuramente non al Pontefice, che come sempre ha trovato il tempo di citare e ringraziare chi percorre chilometri per vivere un momento di fede e comunità. Si è trattato piuttosto di un classico malinteso burocratico tra la segreteria e il gruppo bresciano, che da tempo aveva chiesto la possibilità di incontrare il Santo Padre in maniera più riservata.

«Avevo scritto chiedendo un’udienza privata con Papa Leone XIV, ma mi è stato risposto che l’unica possibilità era incontrarlo in quest’occasione con gli altri pellegrini» racconta Lino Lovo, il presidente del gruppo. Una proposta che lui, desideroso di un momento più intimo per celebrare non solo mezzo secolo di vita dell’associazione, ma anche i 50 anni dall’impresa che aveva portato i volontari a Roma ai tempi di Papa Paolo VI, ha rifiutato con un cortese «no grazie». In mezzo a mille richieste, evidentemente, la risposta si è persa e sulla lista dei ringraziamenti il nome dell’Aido Coccaglio è rimasto… nonostante l’assenza. Poco male, in fondo: non capita tutti i giorni di essere citati dal Papa.