Beneficenza

La solidarietà non va in vacanza grazie alle penne nere poncaralesi

Un apericena solidale per aiutare delle realtà inclusive. Gli alpini di Poncarale e bresciane, oltre a gruppi fuori regione e associazioni del territorio, hanno reso anche agosto un mese concreto

La solidarietà non va in vacanza grazie alle penne nere poncaralesi

Una serata solidale che conferma l’amicizia speciale che gli Alpini sanno creare, condividere e insegnare, anche ad agosto le penne nere poncaralesi non si sono fermate

La solidarietà non va in vacanza grazie alle penne nere poncaralesi

Con le penne nere la parola “contaminazione”, che tanto ci ha terrorizzati cinque anni fa durante la pandemia, non può che assumere un’accezione positiva. Il cuore alpino ha tutto quello che di buono si possa trovare sulla terra, quella terra che nella loro storia hanno camminato per giungere lontano, quella terra che ha accolto ogni passo ricco di valori. Essere alpino è un qualcosa che va oltre i limiti territoriali, che va oltre gli imprevisti o gli impedimenti, essere alpino è sentirsi parte di una grande famiglia e nel contempo saperla ampliare. E’ anticipare i bisogni senza che una persona debba trovarsi, talvolta, nella difficoltà di chiedere aiuto. Gesti spontanei che vengono fatti con una naturalezza senza pari.

Un apericena solidale

Così le penne nere, in questo caso poncaralesi, hanno ascoltato diversi bisogni e hanno messo in campo una squadra straordinaria. Hanno trasformato, lo scorso sabato, quello che ora va tanto di moda “l’apericena” in un momento in cui concretamente si faceva del bene a due comunità: la scuola Nikolajewka gestita dalla Cooperativa Sociale che si occupa di servizi assistenziali e socio-sanitari, rivolti a persone con disabilità e la Residenza Sanitario Assistenziale per persone con Disabilità di Endine Gaiano gestita dall’associazione “La nostra famiglia”.

A nascere per prima tra le due è stata la realtà bergamasca che, grazie alle penne nere, e alle volontarie laiche legate a Beato Luigi Monza, fondatore de “la nostra famiglia”, ha ispirato quella poi nata a Mompiano qualche anno dopo dedicata a Nikolajewka.

A legare le due realtà non è stato l’anno Bergamo-Brescia città della Cultura, ma un qualcosa di più immediato e spontaneo, un’amicizia nata sui sentieri di pellegrinaggi alpini, riconfermata nelle adunate, e un dialogo diretto, semplice e chiaro. La casa di Endine nacque a metà anni Settanta grazie all’operosità degli Alpini che hanno messo mano a una struttura esistente, alla collaborazione e al supporto di alcuni enti, così da metterla al servizio della comunità, nel 1977. Brescia replicò più in grande ma l’esempio delle penne nere endinesi fu fondamentale.

Passano gli anni e anche le strutture per quanto sempre manutentate iniziano ad accusare i primi colpi, in particolare quella bergamasca necessita di ampliarsi e di trovare un’identità al passo coi tempi, coi bisogni dei nostri tempi. Così entrambe hanno manifestato, senza far rumore, di doversi prendere cura di quanto hanno creato.

Qui sono scesi in campo gli alpini di Poncarale che, per la terza volta in un sabato di agosto, hanno trovato nell’Amministrazione comunale locale l’accoglienza per organizzare l’apericena sociale, con la finalità di raccogliere offerte da devolvere interamente alle due realtà alpine, quella endinese e quella bresciana. All’appello hanno risposto non solo un numerosissimo pubblico, ma anche una folta presenza di volontari per rendere possibile l’evento, in particolare in cucina. Accorsi diversi gruppi di penne nere bresciani così come il gruppo alpini abruzzese (giunti con tanto di arrosticini) con cui quello poncaralese ha stretto una forte amicizia, l’Avis locale, diverse associazioni del territorio e singole persone che si sono messe al servizio del progetto.

“Non è stato solo raggiungere un obiettivo economico da donare alle due realtà, ma il vero senso dell’essere al servizio del prossimo: ogni mattoncino aggiunto è sempre un mattone in meno che serve. La convivialità non si è vissuta solo a tavola, bensì anche tra le fila della cucina e tra i ranghi delle tavolate – hanno raccontato gli organizzatori – Inoltre un messaggio, vedere le realtà presenti quella sera e ricordarsi che sono al nostro servizio tutto l’anno. Sappiamo benissimo che non possiamo far fronte in modo decisivo alle necessita delle due realtà di accoglienza ma a modo nostro siamo stati quel “mattoncino” che non doveva e poteva mancare. Vogliamo ringraziare tutti coloro che sono stati al nostro fianco e hanno reso questa serata un vero momento intenso da vivere insieme”.

Tra i presenti Enzo Rizzi Presidente della Sezione di Brescia, Giorgio Sonzogni Presidente della Sezione di Bergamo e i sindaci di Endine Marco Zoppetti, e di Poncarale Antonio Zampedri. Un successo sono state ancora una volta la solidarietà e le persone che da tre anni organizzano l’apericena solidale per sostenere la scuola Nikolajewka e, dal 2025, anche la casa di Endine.