Dare voce a chi non ce l’ha: le Donne in Cammino per la Pace di Brescia scendono in strada per Gaza.
Le Donne in Cammino per la Pace
Con un «cammino per salvare l’umanità che è in noi», le Donne in Cammino per la Pace di Brescia vogliono far rumore sul conflitto israelopalestinese, denunciando gli enti governativi e privati che lo supportano economicamente e militarmente.
Da sempre impegnato per il sociale, il gruppo si ritroverà sabato 23 agosto 2025 per «dire stop alla complicità dell’Italia e dell’Europa al genocidio in atto a Gaza». Una presa di posizione collettiva nei confronti dei Governi, delle banche e delle fabbriche d’armi «per il genocidio che viene portato a compimento non solo attraverso le bombe, ma anche attraverso la fame e la sete – hanno fatto sapere le responsabili – e si abbatte brutalmente su donne, bambini, anziani, giornalisti, operatori sanitari e di pace, su un popolo inerme che non combatte una guerra, ma subisce una pulizia etnica».
Volendo fare proprio il coraggio di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, il corteo organizzato percorrerà le strade di Brescia in silenzio, vestito di nero in segno di lutto e con lo straccio bianco della pace al braccio.
“Dare voce a chi non ce l’ha”: la manifestazione
In particolare, la manifestazione avrà inizio dalla sede di via Moretto della Banca Intesa San Paolo per fare leva sul «finanziamento di attività legate all’industria bellica e per evidenziarne il coinvolgimento in settori come la produzione e il commercio d’armi». Lungo circa tre chilometri, il percorso toccherà corso Palestro, via Milano e via Villa Glori, fino all’ingresso dell’azienda Leonardo in via Lunga. Lì si terrà un piccolo flash mob per sensibilizzare sulla violazione dei diritti umani a Gaza e in Cisgiordania.
Per sapere di più sull’iniziativa, aperta a tutte le donne, si rimanda all’email donneincamminoperlapace@gmail.com e alla relativa pagina Facebook.