Fontane monumentali in città: terminati i lavori.
Terminati i lavori delle fontane monumentali
Sono giunti al termine i lavori di restauro delle quattro fontane monumentali cittadine iniziati a marzo 2025. L’intervento, che ha interessato la fontana della Chiesa di Santa Maria della Carità in via Musei, di piazza Santa Maria in Calchera con il monumento a Niccolò Tartaglia e le due di piazza Tebaldo Brusato, è costato complessivamente 140mila euro (di cui 121.640 per l’effettiva realizzazione dei lavori).
I lavori di manutenzione e restauro sono stati realizzati dall’impresa Lorenzini Srl, con la collaborazione della ditta Scenografie d’Acqua di Fabbro Danny (per quanto riguarda le parti idrauliche) e della ditta Turati G. srl (per la parte elettrica).
I lavori sono stati gestiti dall’Unità di progetto completamento Pinacoteca, riqualificazione Castello e patrimonio monumentale, dai tecnici arch. Alessandra Petissi, progetto e direzione lavori, con la collaborazione dell’arch. Martina Predari. Responsabile del progetto arch. Anna Begni.
Nel dettaglio
Durante i lavori sono state affrontare alcune criticità, connesse all’utilizzo dello spazio pubblico, come la convivenza dei cantieri con alcuni eventi in programma o condizioni meteorologiche caratterizzate da temperature eccessive, poco compatibili con l’utilizzo dei prodotti, che hanno rallentato il completamento di alcune lavorazioni.
Di contro, la disponibilità costante della Soprintendenza ha favorito in tempi brevi la definizione di alcune scelte operative e di valutazione complessiva, contribuendo in parte a ridefinire storicamente le operazioni di rimozione di fontane monumentali ormai perdute e documentate nelle pubblicazioni storiche, oggetto di studio, e la ricollocazione di altre recuperate dai siti originali, come la fontana ottagonale del lato sud di piazza Tebaldo Brusato.
PIAZZA SANTA MARIA IN CALCHERA: MONUMENTO DEDICATO A NICCOLÒ TARTAGLIA E FONTANA (costo complessivo dell’intervento: 80.470 euro)
Il monumento dedicato a Niccolò Tartaglia, realizzato dallo scultore Luigi Contratti nel 1918 e costituito da una ampia scalinata marmorea sopra la quale si erge la figura del matematico bresciano, durante i lavori di restauro ha richiesto una serie di attenzioni e valutazioni, sia in relazione alle specifiche lavorazioni sulla superficie lapidea, sia in riferimento al manufatto metallico presente sul lato sinistro della statua.
Intervento sulla statua
Tutta la superficie lapidea, interessata da depositi di origine atmosferica, organica e da micro fessurazioni più o meno vistose, è stata ripulita con impacchi di polpa di cellulosa imbevuta di soluzione carbonato di ammonio. Successivamente si è proceduto con la stesura di un protettivo idrorepellente, di una soluzione biocida (antibatterica e antimuffa) e con un trattamento anti graffito.
Ricostruzione della mano e del compasso
A seguito dell’intervento di pulizia delle superfici marmoree, il team di lavoro si è occupato della ricostruzione della mano, il cui arto con relativo compasso sono stati ricostruiti utilizzando i calchi in gesso e marmo realizzati negli anni ’80 del secolo scorso e custoditi negli uffici comunali.
Con la Soprintendenza si è deciso di procedere, in diversi passaggi, alla ricostruzione dell’intero arto con compasso in materiale composito, ossia polvere di marmo miscelata con resine epossidiche specifiche, irrigidito al suo interno da elementi in acciaio inox e fissato saldamente al basamento marmoreo e al polso del Tartaglia.
Restauro globo astronomico
Contemporaneamente si è affrontato il restauro della scultura bronzea raffigurante il cosmo, pulita e trattata in due fasi temporali distinte con approcci metodologici alternativi ma univoci.
La parte più esterna del globo astronomico (basamento e supporto inferiore) ha richiesto un intervento puntuale con impacchi di tartrato di sodio e potassio, che hanno permesso di conservare la patina dorata residuale in alcuni punti del manufatto. La parte centrale, invece, è stata totalmente asportata, immersa nella stessa soluzione per un tempo più prolungato e, successivamente, tamponata e protetta con cera microcristallina diluita prima di essere ricollocata.
Intervento sulla fontana e d’intorni
Tutti i componenti esterni dell’impianto elettrico e dell’impianto idraulico sono stati sostituiti, fatta eccezione dei cavidotti del circuito di entrambi i sistemi annegati nel massetto di sottofondo della fontana rettangolare, già oggetto di un primo intervento di riqualificazione nel 2006.
I corpi illuminanti dei proiettori a immersione, dopo una serie di riflessioni, sono stati sostituiti con fari più performanti a led, come pure gli ugelli terminali dell’impianto idraulico, in acciaio inox.
Tutto il fondo della vasca è stato impermeabilizzata con un prodotto idoneo a entrare in contatto con l’acqua trattata del circuito chiuso.
L’impianto idraulico, mantenuto nella sua concezione iniziale, ha subito una riduzione notevole del numero degli ugelli ed è stato adattato per ottenere un effetto molto morbido e scenografico dell’acqua di riciclo associato alle lame di luce dei quattro proiettori subacquei, a testimonianza del guizzo del genio matematico.
L’alimentazione elettrica collocata all’interno della fossa è stata rivista e adeguata alle diverse esigenze normative e gestionali, come pure tutti i punti luce inseriti nella pavimentazione marmorea presente sul retro del monumento, sotto la seduta longitudinale e quelli collocati in posizione simmetrica nell’aiuola laterale alla vasca e orientati a illuminare il monumento di Tartaglia.
Anche la pavimentazione in ciottoli di granito bianco e nero posati su sabbia, presente in corrispondenza delle scale laterali dall’area monumentale, è stata ripristinata secondo il motivo originario a losanga, come pure alcuni inserti all’interno del camminamento (non oggetto di intervento manutentivo). Scritte e depositi sono stati rimossi a fatica, utilizzando un’idropulitrice a pressione graduata, dalle superfici marmoree della seduta, della pavimentazione e delle tre sedute esterne alla recinzione della fontana. L’intervento si è concluso con il riordino e la pulitura delle aree verdi a cura del settore competente del Comune di Brescia.
FONTANA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA CARITÀ (costo complessivo dell’intervento: 5.137 euro)
L’opera settecentesca, costituita da un unico blocco scavato di marmo di Botticino, non ha presentato particolari criticità durante i lavori di restauro.
La superficie interna della vasca, interessata da consistenti depositi e patine di materiale organico, è stata ripulita con microsabbiatura, mentre il bordo e il rivestimento marmoreo verticale sono state trattate con impacchi di cellulosa. Le micro-fessurazioni e le fughe tra le lastre di marmo sono state riempite con carbonato di calcio misto a polvere di marmo. Gli ugelli originali in ferro, ancora integri e senza problemi di tenuta e microfessurazioni, sono stati trattati con convertitori della ruggine e successivamente verniciati. Lo sportello metallico al di sopra della vasca, inizialmente inaccessibile, è stato aperto consentendo la visione e pulizia del vano in muratura retrostante il rivestimento marmoreo verticale. Si è preferito mantenere l’attuale sistema idraulico, come pure lo sportello in metallo recuperato, verniciato e finalmente accessibile attraverso la pulizia e il recupero della serratura originaria.
FONTANA NORD DI PIAZZA TEBALDO BRUSATO (costo complessivo dell’intervento: 15.803 euro)
Il manufatto circolare neoclassico a pianta centrale, collocato nella parte nord di piazza Tebaldo Brusato e non più in funzione da una decina di anni, è stato ripulito e restaurato.
Tutte le fughe laterali del bordo marmoreo sono state aperte, consolidate e stuccate.
La struttura di marmo centrale, decorata con elementi vegetali sulla sommità, è stata ripulita dalle incrostazioni e dagli esiti di numerosi atti vandalici.
Successivamente si è intervenuti sul fondo della vasca consolidando le fratture del massetto in calcestruzzo e tagliandolo trasversalmente, per intercettare e liberare i tubi di adduzione e di scarico. Questa operazione ha permesso di mantenere l’elemento decorativo in posizione centrale e di sostituire il tubo di adduzione dell’acqua con uno nuovo, oltre a inserire un nuovo ugello in acciaio inox in sostituzione del precedente, ormai perduto.
In un punto in particolare si è condiviso con la Soprintendenza la necessità di procedere con un inserto marmoreo a completamento di una lacuna particolarmente vistosa.
FONTANA SUD DI PIAZZA TEBALDO BRUSATO (costo complessivo dell’intervento: 20.230 euro)
La struttura marmorea di forma ottagonale, collocata a sud della piazza all’indomani della demolizione del quartiere delle Pescherie per la realizzazione di piazza della Vittoria, ha richiesto un intervento di pulizia puntuale, soprattutto la vasca superiore del corpo centrale.
I depositi calcarei e le croste nere presenti in corrispondenza delle figure leonine della vasca superiore sono stati trattati con impacchi e mirati interventi con microsabbiatrice solo dove strettamente necessario.
Il fondo in calcestruzzo all’interno della vasca ottagonale è stato ripristinato eliminando le numerose fessurazioni mentre, sui lati interni, il profilo metallico ad L presente oltre ad essere stato oggetto di ulteriori riflessioni, relativamente alla sua reale funzione, è stato trattato con passivante e successivamente stuccato e verniciato.
Sul fondo della vasca, fino all’altezza del profilo metallico, è stato steso un prodotto protettivo e idrorepellente, in grado di contenere le perdite di carico.
Indagini ispettive in corrispondenza dei perni metallici hanno portato alla conclusione che originariamente fosse un elemento unico di congiunzione dei blocchi verticali e che, probabilmente, servisse come struttura di appoggio di graticci – anch’essi in metallo – a protezione della vasca.
Anche l’altezza degli otto monoblocchi verticali, elegantemente lavorati a losanga, risulta essere stata rettificata rispetto allo stato di fatto originario: evidente risulta il taglio orizzontale della copertina superiore, sempre in Botticino, ma in appoggio sulla vasca marmorea.
Anche in questo caso tutte le fughe verticali e quelle relative agli inserti marmorei alla base della vasca sono state trattate e ripristinate con carbonato di calcio, dando soluzione alla perdita in corrispondenza dei giunti verticali.
Ciò che inizialmente è stato previsto, ossia la rimozione dell’elemento monolitico alla base della vasca in corrispondenza del pozzetto di adduzione dell’acqua, non è stato eseguito poiché troppo rischioso e ritenuto poco rilevante ai fini manutentivi dell’impianto idraulico e della raccolta delle acque meteoriche.
Gli ugelli in bronzo, dalla forma ovalizzata, non hanno presentato eccessive criticità se non quella di essere ripuliti da incrostazioni calcaree e di materiale organico trasportato dal vento.
Esternamente alla fontana settecentesca si è intervenuto liberando la pavimentazione in ciottoli dal terriccio in eccesso accumulatosi nel tempo, portando alla luce il cordolo in granito di congiunzione tra un dissuasore in pietra e l’altro, collegati tra di loro da una pesante e vistosa catena ancorata nella parte mediana con un anello, anch’esso in metallo.
Infine si è intervenuti sul sistema di raccolta e di scarico della fontana liberando, come per la fontana collocata a nord, sia i pozzetti sia i cavidotti presenti ad est della vasca ottagonale.
“Continuano gli interventi di recupero delle tante fontane monumentali della nostra città”, ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Muchetti. “I nostri uffici stanno già lavorando ai progetti del 2026 che coinvolgeranno, tra le altre, la splendida fontana del cortile interno del Broletto. Piccoli e grandi interventi che riqualificano e rendono Brescia sempre più bella”.