Turismo

Sul Garda notti estive da vivere, Maggioni di Confesercenti: “Superare la logica del divieto per una regolamentazione intelligente e flessibile”

"La notte sul Garda non è solo svago è un simbolo del nostro stile di vita e un motore economico. Occorre una narrazione diversa: moderna, professionale e sostenibile"

Sul Garda notti estive da vivere, Maggioni di Confesercenti: “Superare la logica del divieto per una regolamentazione intelligente e flessibile”

Sul Garda notti estive da vivere, Maggioni di Confesercenti: “Superare la logica del divieto per una regolamentazione intelligente e flessibile”.

Un Garda da vivere

L’estate è entrata nel vivo ed anche sul lago di Garda, meta turistica da oltre 25milioni di presenze, la notte è da vivere. Sul tema sono intervenuti Barbara Quaresimini presidente di Confesercenti Lombardia Orientale e Andrea Maggioni Coordinatore Confesercenti Lago di Garda.

 “Serve collaborazione”

“La sponda bresciana del Lago di Garda non è solo sinonimo di natura, cultura e turismo, ma anche di una vivace vita notturna che rappresenta un autentico asset economico e culturale del territorio. Club, beach bar, cocktail lounge, discoteche e locali con musica dal vivo generano un indotto significativo e completano l’offerta turistica con esperienze di intrattenimento di alta qualità – ha dichiarato Quaresimini -.  Secondo gli ultimi dati la sponda bresciana del Garda registra ogni anno milioni di presenze con una significativa percentuale di tedeschi, austriaci, inglesi e statunitensi.
Tutti clienti che chiedono, a completamento della loro esperienza sul Garda, un intrattenimento notturno.
Il Garda necessita quindi di un’offerta turistica ampia: hotel, campeggi, ristoranti, bar, negozi e locali per l’intrattenimento serale. Alcune scelte amministrative possono creare un danno al settore andando così a diminuire l’offerta della sponda bresciana del lago di Garda che, è bene ricordarlo, genera un PIL legato al turismo al commercio di oltre 1 miliardo di Euro ogni anno. Se da una parte il rispetto delle regole ed i controlli sono necessari, dall’altro non possiamo demonizzare un’intera categoria. Il risultato potrebbe essere la perdita di centinaia di posti di lavoro e una diminuzione della attrattivitá della sponda bresciana del lago di Garda, soprattutto nei confronti di una fascia anagrafica più giovane. Serve collaborazione tra Amministrazioni Comunali, Forze dell’Ordine ed operatori.
Quest’ultimi devono essere coinvolti nella definizione delle regole, insieme a investimenti comuni in infrastrutture e un monitoraggio degli impatti sulla comunità”.

“La notte sul Garda non è solo svago”

“Serve un cambio di passo, serve superare la logica del divieto per adottare una regolamentazione intelligente e flessibile nel rispetto dei residenti – ha dichiarato Maggioni – . Strutture storiche da Sirmione a Limone offrono intrattenimento musicale, cucina gourmet, dj-set internazionali e servizi di alta gamma. Alcuni locali raggiungono migliaia d’ingressi a serata nei weekend di luglio e agosto. Negli anni ’90, Desenzano del Garda e Rimini erano le due principali località turistiche italiane, simboli della nightlife, capitali dell’intrattenimento giovanile, mete imperdibili per chi cercava musica e divertimento. Due mondi diversi ma complementari: Desenzano, chic e lacustre, punto di riferimento del Nord Italia più raffinato; Rimini, più pop, più caotica, più “Riviera”.
Il comparto della nightlife sul Garda dà lavoro, in estate, a migliaia di addetti diretti, tra personale di sala, barman, security, tecnici audio-luci, artisti e dj. A questi si sommano i collaboratori tra indotto, servizi navetta, allestimenti, promozione e hospitality. Si tratta in gran parte di giovani tra i 20 e i 30 anni. A tutto ciò si aggiunga l’effetto traino sui settori della ristorazione, ricettività e trasporti nelle zone attigue ai locali.
La notte sul Garda non è solo svago – ha precisato –  è un simbolo del nostro stile di vita e un motore economico. Occorre una narrazione diversa: moderna, professionale e sostenibile. Chi lavora di notte non è un settore marginale, ma uno dei pilastri dell’accoglienza turistica del Garda. Ricordiamoci che i giovani, o meno giovani, fruitori dei locali notturni di oggi, saranno i nostri clienti diurni di domani. Non possiamo pensare, costruire ed assecondare una meta turistica per un solo target anagrafico medio alto, altrimenti la destinazione Garda avrà problemi”.